Adesso ho solo tra le mani te
che giorno dopo giorno
sei sempre stata a margine, tra le note.
Non ti ho mai letta fino ad ora, almeno
da che ho memoria.
Ti ho sempre lasciata lì, a vista,
ma senza voce.
E dopo tutte le parole
scelte per rivestire idee ed abbellire pagine,
ecco, ora io di tutto ciò non so più che farmene.
Perciò ti prendo tra le mani, a Settembre,
perché tu possa raccontare,
davanti ad un calice di vino,
la verità del giorno,
come un menù da ristorante, all’ora di me.