Che dire Doxa, hai quasi individuato il mio profilo sociopatico
ma ti è sfuggito qualcosa.
Sono sentimentale, idealista, utopica a tratti, scrivo racconti rosa, amo le poesie che il 95% delle donne che conosco non ama, o meglio, direbbe di non amare e che probabilmente etichetterebbe anche come ridicole, perché l'amore non esiste.
Io credo che esista, semplicemente perché se esisto io che nell'amore così come nell'amicizia sono più o meno pulita (l'incertezza è per amor del vero) ci sarà qualcun altro che la vede come me. Non credo nell'utilitarismo delle relazioni d'amore (amore e amicizia per me sono molto simili) semplicemente perché quello che non ti rende felice risulta faticoso, ti affanna e ti stanca. Infondo qual' è la cosa più utile della felicità? Non c'è scopo che tenga.
Si può sopportare una relazione d'amore solo se ti rende felice, altrimenti è solo stancante e vincolante.
Ma è vero anche che ci sono sfumature diverse delle relazioni amorose, e siamo animali sociali, abbiamo bisogno degli altri, opportunamente dosati ma ne abbiamo bisogno. Essere avveduti non significa necessariamente essere disillusi, anche se probabilmente se lo fossi davvero vivrei decisamente con meno domande e sarei perfettamente nella media delle mie coetanee ehehe
Sulla questione individualismo, che mi sa tanto di una tua proiezione
, in parte hai ragione, probabilmente sta solo diventando più marcato ma ha sempre fatto parte di me, grazieaddio, questo non significa però che non ci sia apertura, c'è solo un bel filtro da 50 micron
Sto diventando avveduta? Lo vorrei tanto
Ma poi, ignavo dell'inferno dantesco, a tratti con la sindrome della maestrina
, probabilmente per avere apertura dagli altri devi cominciare ad aprirti te, lo dico per te non per me