Autore Topic: Lettera all’Universo  (Letto 2500 volte)

presenzadiritorno

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Lettera all’Universo
« il: Agosto 14, 2020, 15:36:23 »


Non so cosa voglia dire cogliere i tuoi segnali, fino a ieri pensavo d’essere la sola a poter decidere di me stessa, ad avere la capacità di scegliere e oggi scopro che dietro ognuno di noi c’è una guida. Allora stamattina sono uscita e guardando il cielo ti ho chiesto di mandarmi un segnale. E forse il segnale tu me lo hai mandato se adesso seduta sulla mia poltrona accanto alla mia gatta che dorme e mia figlia che gioca io non ho più l’ansia di una risposta. Il segnale è proprio quello di non avere voglia di risposte, tutto accade se deve accadere, lo so, me lo sono ripetuto tante volte.
Così mi rivolgo a te Universo, perché nel tempo ho fatto tutto io senza mai aspettare, forse tu oggi vuoi dirmi "aspetta, sii capace di farlo", forse perché possa imparare ad affidarmi, forse perché oggi il mio desiderio di essere leggera come l’aria e fluida come l’acqua possa avverarsi.
Mi rivolgo a te ora Universo, perché oggi voglio volare senza voler fiatare, voglio accettare tutto ciò che arriva e lasciarmi andare. Voglio accettare e basta perché tutto è così com'è, e voglio credere  che dietro l’angolo qualcosa di meglio c’è per me.
Voglio poter sollevare gli occhi al cielo e non stancarmi di guardare che tu sei là a salvare me stessa e il mio desiderio di ricominciare, fiorire e sbocciare sempre, come una prima volta. Voglio sentirmi  tua per sempre perché guardandoti negli occhi io possa amare.
E voglio svegliarmi alla mattina con grande voglia e desiderio in fiamme, e addormentarmi la notte senza sentirmi mancante.

Grazie Universo,per i tuoi segnali.

Doxa

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Re:Lettera all’Universo
« Risposta #1 il: Agosto 14, 2020, 16:47:39 »
L’Universo, la Natura non provano alcun tipo di sentimento per chi abita sulla Terra. Non rispondono alle invocazioni a loro rivolte dall'umanità.

L'esperienza di questa "indifferenza" motivò Leopardi a  considerare la Natura malevola. Infatti il suo  non interessarsi del destino dei suoi "figli" è assolutamente equiparabile ad uno stato di malevolenza. E’ come se una madre si disinteressasse del soffrire dei suoi figli.

La Natura, l’Universo,  non hanno colpa. Essi  sono governati dalla meccanica astronomica, non possono prescindere o deviare. Ciò toglie  all’individuo qualsiasi referente nella ricerca di una "salvezza" dal proprio soffrire.
E' l'esperienza della solitudine esistenziale e dell'angoscia.

Leopardi si sentiva tradito dalla Natura in quanto, come esteta, la idealizzava, ne dava forma e sostanza, stabiliva  con essa una relazione, ma  non corrisposta, perciò la sentiva lontana  e indifferente, perché la Natura è indifferente alle invocazioni dell’umanità.  Nonostante ciò l'essere umano cerca sempre la relazione,  e gli appare impossibile che non possa trovarla in qualcosa di cui si sente parte, che lo costituisce. Allora idealizza, si crea l'entità con cui vuole relazionarsi, entità ideale da amare, oppure da odiare o essere indifferente, ma sempre come presenza viva.

Presenza ha scritto
Citazione
Mi rivolgo a te ora Universo, perché oggi voglio volare senza voler fiatare, voglio accettare tutto ciò che arriva e lasciarmi andare. Voglio accettare e basta perché tutto è così com'è, e voglio credere  che dietro l’angolo qualcosa di meglio c’è per me.
Voglio poter sollevare gli occhi al cielo e non stancarmi di guardare che tu sei là a salvare me stessa e il mio desiderio di ricominciare, fiorire e sbocciare sempre, come una prima volta. Voglio sentirmi  tua per sempre perché guardandoti negli occhi io possa amare.

Di rimando il filosofo F. Hegel ti direbbe che la Natura non ha scopo per l'individuo. Non è né madre, né matrigna: è soltanto indifferente. Egli riesce a dominarla unicamente quando usa i suoi elementi e le sue energie gli uni contro gli altri, mutandone il ruolo senza intaccarne le leggi.
La casualità per l'uomo e l'assenza di scopi della Natura viene in tal modo trasformata dal lavoro in finalità artificiale, seguendo il corso, opportunamente indirizzato, della Natura stessa.

presenzadiritorno

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Re:Lettera all’Universo
« Risposta #2 il: Agosto 15, 2020, 12:14:36 »
Interessante punto di vista, sicuramente appropriato se vedessimo la Natura e l'Universo solo "governati dalla meccanica astronomica", tuttavia altro è il mio sentire, la mia visione direi: è cioè più finemente poetica e dunque sì che vedo l'Universo e la Natura come guide per l'essere umano, alleati in un disegno che ci vuole artefici e complici allo stesso tempo, se in sintonia e armonia.

nihil

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Re:Lettera all’Universo
« Risposta #3 il: Settembre 02, 2020, 11:56:49 »
  andare avanti , non abbiamo scelta. Forse a volte sostare a riprendere fiato, questo possiamo permettercelo. :embarrassed:


victor

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Re:Lettera all’Universo
« Risposta #4 il: Settembre 04, 2020, 03:33:30 »
Oh Presenza! Che bella lettera d’amore hai scritto! Che bellissima lettera d’amore.

I tuoi scritti non sono sempre facili, per me, da interpretare, ma questa lettera, anche se il mio pensiero è più vicino a quello di Doxa e di Leopardi, mi ha veramente toccato!

Forse io sono un terribile sentimentale ed anche se io vedo nell’Universo soltanto un Ordine Naturale (ho messo appositamente le iniziali maiuscole) la tua lettera d’amore ad un Universo che tu ritieni vegli e sotto certi aspetti guidi gli esseri umani (ed animali) mi ha commosso.

Vedi, cara Presenza, io mi ritengo un Animale Razionale e nella mia vita ho sempre cercato di studiare la Natura per capire le sue regole e comportarmi in base ad esse. Insomma fare quello che tutti gli animali fanno naturalmente (spontaneamente) senza cercare di studiare e di capire.

Non so se riesco ad esprimere chiaramente il mio pensiero. La mia limitatezza mi impedisce di essere sufficientemente chiaro.

L’Essere Umano, fin dai primordi, si è trovato di fronte ai Misteri della Natura e non riuscendo a comprenderli ha ritenuto che ci fosse una Entità superiore che ha creato e che dirige tutto l’Universo, esseri umani e animali compresi.

Beh, io non credo in questo, ma rispetto assolutamente chi la pensa così e in tutte le sue molteplici espressioni. Anzi penso che l’Essere Umano ha proprio bisogno di credere che ci sia questa Entità superiore, così come il figlio ha bisogno della mamma che lo guidi e lo protegga finché non diventa autonomo.
È bello, è confortevole, è rassicurante credere in questa Entità che veglia su di noi.

È difficile, è pesante, è duro vivere senza credere in questa Entità. Sapere che qualunque cosa, anche la più piccola o la più insignificante che fai avrà una conseguenza (non importa se buona o cattiva, queste sono due qualità che abbiamo inventato noi esseri umani, ma non hanno alcuna importanza o differenza in Natura) per te perché tu ne sei stato l’artefice o il protagonista.

Ma questo pensiero ti rende altamente responsabile. O comunque penso che sia stato proprio questo pensiero a “farmi” così come sono fatto e a farmi diventare quello che sono.

Questa mia maniera di pensare non mi consentirà mai di scrivere una lettera d’amore bella come la tua all’Universo, ma mi permette di commuovermi quando la leggo.

Grazie, Presenza, per la commozione che mi hai provocato.
Victor
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presenzadiritorno

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Re:Lettera all’Universo
« Risposta #5 il: Settembre 04, 2020, 23:36:48 »
Grazie a te che sei andato oltre il tuo credo, cogliendo il senso di queste mie parole.

victor

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Re:Lettera all’Universo
« Risposta #6 il: Settembre 05, 2020, 10:16:39 »
Ciao Presenza

Sì, il mio credo ha dei confini. Tutti abbiamo i nostri confini. Ma nulla mi vieta di guardare oltre i miei “limes” e ammirare e apprezzare ciò che c’è di interessante, di bello!

Ciao.
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