Introspezione.
Ho scoperto questo sito circa dieci anni fa. Quello è stato un periodo molto travagliato della mia vita. Uscivo da una situazione affettiva che avevo superato razionalmente, ma, che psicologicamente, continuava a tormentarmi.
Ah! Questa nostra mente tanto complessa!
Razionalità ed emotività anche se convivono nella stessa persona non sempre riescono ad andare d’accordo.
Mi sforzavo di capire il motivo di questo mio duplice comportamento (era per me di nessuna importanza il fatto che appartengo al segno dei gemelli e il fatto che molti accennavano che la mia personalità multiforme era conseguenza di ciò). Cercavo una spiegazione seria al motivo per cui mi tormentavo tanto per una cosa che aveva avuto un suo decorso e che era assolutamente impossibile modificare.
Smanettavo su internet alla ricerca di una spiegazione e così capitai su questo Sito.
In verità debbo dire che questo Sito mi piacque subito e servì molto a distrarmi. Pubblicai diverse cose che avevo scritto nel corso della mia vita. E questo sviò, in certo qual modo, il turbinio delle mie rotelle cerebrali verso altri interessi.
Tornando a rivangare quel periodo tormentato (per me) e tormentoso (nei confronti degli altri) penso, anzi credo, che la nostra mente e il nostro corpo si influenzino e si condizionino a vicenda senza che noi ce ne rendiamo conto, anzi, senza che noi riusciamo a comprendere come ciò avvenga e, quel che è peggio, se per caso riusciamo ad avere coscienza di questo nostro dualismo interiore non sempre riusciamo a controllarlo.
Cerco di essere più esplicito: il tumore (nel mio soma) si è sviluppato proprio in quel periodo per me molto travagliato dal punto di vista psicologico (ma non fisico anche se lavoravo dieci ore al giorno, ma questa era una media per me normale, nella mia vita c’erano stati periodi, anche molto lunghi di 14-16 ore al giorno tra lavoro, studio e altre attività collaterali).
Come poteva essere accaduto? Perché mi ero beccato questo tumore al polmone io che non avevo mai fumato?
Nella mia vita, tutti i miei progetti importanti hanno avuto un iter standard attentamente studiato e accuratamente pianificato (molte volte non solo mentalmente, ma anche per iscritto). La procedura come ho detto era standard: studiare il passato, per capire il presente e progettare il futuro. Ed anche in questa occasione cercherò di seguire questo schema.
Pertanto faccio un salto all’indietro per provare ad analizzare meglio i fatti della mia vita e cercare, se possibile, di capire come si è sviluppata dentro me questo bipolarismo psichico e come abbia potuto influenzare il mio soma. Perché io (da medico) penso che siano proprio i problemi psichici, dei quali ci rendiamo conto, ma che non sappiamo risolvere, la causa primitiva della depressione e di tante malattie di cui non sappiamo darci spiegazione.
A questo proposito ritengo che noi occidentali dobbiamo approfondire lo studio del pensiero orientale (della cui conoscenza io mi dichiaro estremamente ignorante, anche se in quest’ultima fase della mia vita ho letto qualcosa) in quanto penso che con il suo aiuto possiamo trovare spiegazione a tanti nostri perché.
Fin da quanto ero ragazzo, almeno da quanto partono i miei ricordi, ho avuto una vita molto intensa, ma contemporaneamente molto responsabile (e, anche se può apparire una strana contraddizione, non eccessivamente stressata).
Fin da ragazzo mio padre mi affidava delle responsabilità non indifferenti: mi mandava dal direttore della sua banca per depositare o prelevare somme molto importanti (ovviamente prima parlava con lui per telefono) e, quando andavo via, il direttore mi regalava spesso una matita rossa e blu come quella che utilizzano gli insegnanti per correggere i compiti. Un regalo del genere poteva essere fatto soltanto ad un ragazzo di 13-14 anni! (e di conseguenza quella era la mia età).
Altro esempio (l’ho già postato su questo Sito con il titolo “Una stretta di mano”): a 16 anni mi ha mandato a vendere la produzione di un anno del vino prodotto nella campagna di mia madre.
Ancora: a 10 anni (1946) la sera andavo in piazza Duomo con due o tre compagni di classe ad ascoltare i comizi per il referendum costituzionale (Repubblica o Monarchia?) e le prime elezioni democratiche.
Aggiungo: ero ancora un ragazzino quando ebbe inizio la mia scoperta di quella cosina rosa …
E nel frattempo leggevo … Leggevo di tutto, senza limiti e senza censure, dalle riviste scientifiche di mio padre, a quelle culturali di mia madre, ai libri della biblioteca di casa. “Guerra e Pace” e “Anna Karenina” di Tolstoj, “Noi vivi” di Ayn Rand, hanno fatto parte delle mie letture durante la scuola media. Ayn Rand! pochi conoscono questa scrittrice russa, i suoi libri sono molto scomodi, ma la lettura di questo suo libro ha marchiato a fuoco la mia personalità; forse qualche volta ne parlerò. A casa mia non mancavano libri e riviste e mio padre e mia madre non hanno mai imposto censure.
Quindi fin da ragazzo la mia vita è stata intensissima, multiforme e contemporaneamente fantastica, ma principalmente altamente gratificante.
A 16 anni avvenne l’episodio cruciale che segnò il punto di svolta della mia vita. In un giorno passai da ragazzo a uomo.
16 anni! … La stessa età che aveva Alessandro Magno quando combatté nell’esercito di suo padre sotto le mura della città di Tebe! (Si parva licet componere magnis …).
Victor
(01. Continua).