Personalmente penso che Presenza abbia perfettamente ragione. Dipende soltanto dal soggetto assumere l’uno o l’altro ruolo. Certo che i tempi hanno modificato i costumi. Mia madre era una vera regina, sia nel portamento, come nello stile, come principalmente nella gestione di tutte le relazioni interne ed esterne della casa. E mio padre era il re, che era fiero della sua regina.
Ricordo che un’amica di famiglia, una volta durante una visita (a quel tempo c’era l’usanza che tra le famiglie ci si faceva scambievolmente visita) disse che “Il marito regna e la moglie governa”.
Ora non so più. Come ho detto i tempi hanno modificato i costumi. Mentre quando ero ragazzo i ruoli erano ben definiti ora sono frammisti e francamente non riesco a rendermi conto se sia meglio adesso oppure ieri. Tenete presente la mia età e pertanto quando io dico “ieri” io parlo di 60-80 anni fa.
A quel tempo ho visto donne, rimaste vedove, reggere la casa e la famiglia molto meglio di un uomo.
Innanzitutto c’è un fatto indiscutibile. Ieri la donna stava in casa, era quello il suo ruolo e per la maggior parte delle mogli era un ruolo di regina. E il fatto che avevano una o più persone di servizio alle loro dipendenze facilitava tantissimo il loro compito.
Poi, per necessità le cose sono cambiate: la donna ha cominciato a lavorare. Le ragazze mie coetanee frequentavano scuole che già preparavano al lavoro: istituto magistrale, istituto commerciale, istituto tecnico. Alcune (le definirei più evolute, ma non so se il termine che uso è pertinente) frequentavano il liceo classico per andare all’università. Ma le facoltà preferite erano quelle che consentivano l’insegnamento.
Io ricordo che su circa 120 studenti del mio anno di medicina solo quattro erano donne. Ora mi dicono che tra gli studenti di medicina c’è una prevalenza delle donne.
È indiscutibile che dal punto di vista culturale tutto ciò sia stato un progresso enorme, forse inimmaginabile. E questa rivoluzione va ascritta a merito della generazione cui appartengo. La donna non ha nulla meno dell’uomo, anzi ho la sensazione che le attuali giovani generazioni femminili hanno qualcosa in più. Noto con stupore molti i maschi rammolliti e inebetiti.
Tutto ciò ha avuto come conseguenza uno sconvolgimento principalmente nei rapporti uomo-donna, e nella famiglia, oltre che nella società.
E qui mi fermo perché la mia analisi, anche se fatta da un dilettante, mi porterebbe lontano nella discussione.
Penso soltanto che con il tempo sarà trovato un equilibrio maggiore. Il tempo è galantuomo.
Victor