7 ANNI DOPO : eccoli al Potere e uguali a tutti gli altri.
Con buona pace della fu Nuvolone, degli stuoli di ingenui ed illusi, o di quelli che vogliono a tutti i costi illudersi, chiudendo occhi, orecchie, cervello.
Aveva ragione quella vecchia volpe di Andreotti, con la sua fine ironia : " il potere logora chi non ce l'ha ".
Invece, una volta raggiunto il Potere, chiunque ci si accomoda, ci campa da nababbo, ingrassa, e si incolla alla poltrona con una colla che altro che Bostik o Pattern mille chiodi!
Invocano la rivoluzione, il cambiamento, la purezza ( ah ah! ), ma sono solo degli imbonitori per fessi.
Perché la gente ha bisogno di illudersi, e più stanno male o messi male, più ne hanno un bisogno disperato.
Io sono per la serietà : la politica fatta non da improvvisati ed ex nullafacenti, ma da gente che la sceglie come strada in cui impegnarsi, gente che si costruisce un'esperienza venendo dalla gavetta, gente che può vantare un curriculum fattivo alle spalle.
I comici facciano i comici, specie se milionari non facciano gli amici del popolo. I venditori di bibite e noccioline facciano i bibitari, altro che ministri del lavoro ( del quale vero lavoro non hanno esperienza alcuna da mettere sul piatto delle competenze ); e neppure i ministri degli esteri avendo come uniche conoscenze estere i tifosi avversari negli stadi e non sapendo una parola di inglese. I de-jay continuino a fare i dj nei villaggi vacanze, perché vederli trasformati in ministri fa rivoltare lo stomaco. E via dicendo.
Voglio dire che la politica è una cosa seria, non può essere il treno dell'oro da cogliere al volo saltandoci su dalla polvere della strada in cui si stava.
Dovrebbero a mio parere esserci dei paletti di ingresso per separare gli improvvisati da chi può vantare ( e offrire al paese ) un'esperienza, che sia lavorativa seria o
fatta nei ranghi dei partiti o relativa ad un precedente impegno civico.
Forse che nel mondo del lavoro viene assunto il primo che passa, senz'arte né parte, chi non ha nulla da far valere??
Direi proprio di no.
E allora perché, per la conduzione di un Paese, di uno Stato, si ammettono ignoti, improvvisati, inesperti, gente animata solo da infantili utopie e strombazzate propagande?
Per poi meravigliarsi, guarda un po', che si rivelino non all'altezza del compito e dopo un po' di permanenza sulle poltrone, attaccati a soldi e potere né più né meno che i loro predecessori, quelli contro cui strillavano.
Si fa presto a esser " puri " quando non si ha nulla e nulla da perdere!
Palloni gonfiati che ai primi spillini, ossia tentazioni, fanno flop.
Sarebbe meglio non gonfiarsi troppo il petto di presunzione e neppure farsi gridate meraviglie : perché le meraviglie, si sa, si attaccano.