Posso capire sia il senso di ribellione di Platino, sia la posizione di Stranamore, che ha la rara fortuna di bastare a se stesso in quanto si realizza nel ricercare e nello scrivere.
Diciamo che a mio parere si torna sempre al problema dell'essere rimasti assolutamente in pochi : prima i commenti si davano la mano uno con l'altro, le osservazioni stimolavano osservazioni, insomma era tutta una dialettica; ora invece pare quasi che occorra il ruolo di commentatore in capo a una sola persona che se lo prenda, e una sola persona può volerselo scrollare se lo sente come una sorta di obbligo.
Sto pensando ad esempio a Nihil, che compariva e lasciava un commento agli scritti di tutti, ma da cui non si può pretendere che continui a farlo.
Non so dove siano finiti gli altri di un tempo, ho idea che alcuni leggano ancora ( altrimenti da dove verrebbero fuori le letture sotto i vari scritti? ), ma non hanno più la spinta a postare, insomma a scrivere. E' un peccato.
Spero non c'entri anche il fatto, denunciato di recente proprio da Platino, che temono di essere copiati da poveri di spirito che trovano comodo spacciare per propria la farina del sacco altrui.
Non capisco queste persone : oltre a non avere creatività, non hanno neppure un briciolo di orgoglio.
Io trovo che nella vita è sempre meglio lavorare su se stessi, piuttosto che privilegiare un apparire che è come un fragilissimo castello di carte, che la prima ventata butterà giù.
Sono dei bluff umani, dei poveretti, degli inconsistenti.
D'altra parte, Platino, quello di chi ama scrivere è un mondo difficile, oggi più che mai. Perché il mondo di oggi è un mondo svuotato di interiorità e di valori, e votato invece al puro interesse materiale.
Si consiglia di tornare nella prossima epoca.