Autore Topic: Recensioni del passato recente e non : David Gilmour " David Gilmour " 1978  (Letto 1874 volte)

zentropa

  • Mucca Dormigliona
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Questo primo album solista di Gilmour lo recensisco perche' non tutti lo conoscono , uscito nel lontano 1978 dove i Pink Floyd avevano
 da un anno pubblicato " Animals " e l' anno dopo usci' il famoso " The Wall " . Iniziamo con " Deafinitely " strana canzone per Gilmour perche' sembra un pezzo di new wave elettronica con tastiere che ricordano gli Ultravox / Gary Numan che poi con l' intervento della chitarra del nostro diventa un ibrido , come dire Floyd Wave . Le canzoni sono nove , non scrivero' di tutte benche' l' album sia molto bello , dopo questo ne ha fatti altri tre compreso l' ultimo in studio " Rattle that lock " molto bello con venature anni 80" , secondo me il primo e l'ultimo sono i piu' belli di Gilmour da solista . Ma torniamo all'album , un' altra canzone che vi segnalo e' " No way " una specie di ballata blues quasi ipnotica e come tutte le nove song con il marchio di fabbrica della chitarra di Gilmour  ,  " Raise my rent " con un giro di chitarra ammaliante , " Cry from the street " che sembra uscita da " The dark side of the moon " , "  Mihalis " strumentale , si potrebbe definire " Pink Floyd classic " molto sontuosa con un magnifico assolo di chitarra tra i piu' belli dell' album , vorrei segnalare anche le altre canzoni ma poi vi rovinerei l' ascolto . Qualcuno ha scritto su qualche dizionario rock che questo album e' mediocre , si vabbe' buonanotte ! Coma diceva un personaggio del grande Andrea Pazienza , ma questa e' un' altra storia .

nihil

  • Mucchine
  • Drago
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oddio, non posso applaudire, io sono rimasta ai Platters.  dharmas

Platino

  • Mucca Razzo
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  • "Sempre caro mi fu quest'ermo colle..."
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Conosco l'album, David sicuramente sentiva la fine di quel sogno, di quel muro, di quei martelli marcianti... Ultravox e Gary Numan, accostamento facile, forse non perfetto, vuoi perché ideali sonori diversi, seppur intersecanti. Non è mediocre, anzi, grandi esplorazioni, i critici si lasciano guidare, sempre, non solo dal Dio denaro. Da uno che appartiene alla Berliner Schule, collezionista del sogno mandarino finché vivo, ma i nipoti non scherzano affatto...