Autore Topic: Sarcasmo, ironia e cinismo  (Letto 3261 volte)

Doxa

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Sarcasmo, ironia e cinismo
« il: Ottobre 08, 2019, 16:11:40 »
Sarcasmo, ironia e cinismo sono spesso usati da interlocutori che frequentano forum con sezioni dedicate anche alla politica e la religione. Questi due argomenti facilitano lo scontro anziché l’incontro. I nick tendono a rimanere arroccati sulle proprie convinzioni, favorite dalla fede e dalle ideologie.

Usa il sarcasmo chi vuol evidenziare la propria supremazia su qualcuno, tendendo alla sua delegittimazione.

Chi crede che una battuta offensiva sia uno dei modi per marcare la propria superiorità intellettuale rispetto ad un altro nick.

Chi si sente su “piedistallo”, per formazione, per cultura, lavoro o per narcisismo e si crede detentore di una saggezza che utilizza per disprezzare l’altro.

Usa il sarcasmo chi, sicuro di sé, manifesta la sua aggressività per vedersi riconosciuta una presunta superiorità.
Il sarcasmo tende ad umiliare e delegittimare l’interlocutore.

sarcasmo: questa parola deriva dal tardo latino, sarcasmus, che a sua volta deriva dal greco antico sarkasmòs, dal verbo sarkazein (= dilaniare, tagliare o lacerare un pezzo di carne; sarx = carne).

L’etimo conferma la negatività beffarda e violenta del sarcasmo.

Il sarcasmo non va confuso con l’ironia.

Doxa

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Re:Sarcasmo, ironia e cinismo
« Risposta #1 il: Ottobre 08, 2019, 16:13:40 »
Ironia.

Differenza tra ironia e sarcasmo: tra ciò che fa sorridere e ciò che ferisce.

È possibile essere ironici senza essere sarcastici, non viceversa: dipende da quale valore si attribuisce alle parole usate.

Il lemma “ironia” deriva dal greco “eirōneía” (= dissimulazione, finzione). L’ironia consiste nell'affermare il contrario di ciò che si pensa per provocare una risata senza finire nel sarcasmo.

Comunemente con ironia si fa riferimento a un determinato modo di esprimersi dando alle parole un significato differente, spesso contrario a quello letterale; è il tono di voce però che lascia capire all’interlocutore quello che in realtà si vuole esprimere.

L’ironia può essere scherzosa, bonaria irrisione, non cattiva.

La “sequenza ironica” se ben dosata sdrammatizza, è divertente ha effetto quando gli interlocutori mostrano una certa quantità di background condiviso e conoscono l’evento focale.

Doxa

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Re:Sarcasmo, ironia e cinismo
« Risposta #2 il: Ottobre 08, 2019, 16:15:49 »
Cinismo


Il cinismo è caratterizzato da una visione nichilistica della vita e delle persone.

Lo scrittore di origine irlandese Oscar Wilde era incline alla ricerca di aforismi e paradossi. Era sferzante per attrarre l’attenzione dei suoi lettori e nel contempo invitarli alla riflessione.

Nel romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” scrisse: “Il cinismo è l'arte di vedere le cose come sono, non come dovrebbero essere”.

Nell’antichità il cinismo fu una scuola filosofica di derivazione socratica fondata da Antistene di Atene (IV secolo a.C.) presso il Ginnasio Cinosarge, da cui forse deriva la parola “cinismo”. I seguaci di questa corrente filosofica auspicavano l'eliminazione degli agi allo scopo di raggiungere la serenità dell'animo.
Noto esponente della filosofia cinica fu Diogene di Sinope (413-323 a.C).

Nei secoli la parola cinismo ha avuto un ampliamento di significato e nel nostro tempo allude all’atteggiamento sprezzante verso ogni principio e valore politico, morale ed etico-religioso.

In ambito socio-psicologico il cinismo è un atteggiamento caratterizzato da sfiducia verso gli altri, nella convinzione che gli esseri umani sono egoisti per natura.

Viene considerato cinico anche chi mostra mancanza di morale, è un “calcolatore” e un opportunista spregiudicato.

Gli indignati e lugubri moralisti (categorie di cui è sempre opportuno diffidare), volgono al cielo il loro lamento, inveiscono contro il cinismo.

Al contrario, il filosofo Friederich Nietzsche si ostinava a lamentarne la mancanza. Egli era convinto che "il cinismo è quanto di più alto può essere raggiunto sulla terra; per conquistarlo servono i pugni più forti e le dita più delicate".