Autore Topic: Estetica: le bolle di sapone  (Letto 868 volte)

Doxa

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Estetica: le bolle di sapone
« il: Giugno 10, 2019, 20:16:55 »
Estetica: le bolle di sapone.


 Gino Boccasile: manifesto pubblicitario del 1937

Le bolle di sapone: fragili ed effimere, labili essenze nate da un soffio leggero, tonde meraviglie trasparenti e iridescenti che volteggiano nell'aria, in balia del refolo, come nel racconto di Italo Calvino, “Fumo, vento e bolle di sapone”, quando Marcovaldo è l’unico preoccupato nel vederne migliaia, mentre gli altri operai “che andavano al lavoro si fermavano allegri a guardare questo spettacolo pieno di colori”.

A volte le bolle di sapone si uniscono tra loro con leggiadria e quando cadono a terra: “pof” !, si rompono e scompaiono. Nei pochi secondi di “vita” offrono iridescenze, apparenze estetiche.

Esse sono considerate simbolo e metafora della caducità  della vita, della nostra natura transeunte: “Homo bulla est”, scrisse Erasmo da Rotterdam, che prese la mesta riflessione dallo scrittore latino Marco Terenzio Varrone (116 a. C. – 27 a. C.), il quale affermò:   “quod, ut dicitur, si est homo bulla, eo magis senex” (= "per sé, come si dice, l’uomo è una bolla, tanto più se è vecchio").
« Ultima modifica: Giugno 10, 2019, 20:23:05 da dottorstranamore »

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Re:Estetica: le bolle di sapone
« Risposta #1 il: Giugno 10, 2019, 20:35:47 »

Jean-Baptiste Siméon Chardin, “Soap bubbles”, olio su tela, 1734 circa, National Gallery of Art Washington.

Guardando il quadro si vede  sulla sinistra il bicchiere, con dentro la schiuma di sapone, poggiato sul davanzale della finestra.

Al centro del dipinto c’è il ragazzo che ha gli avambracci sul parapetto, le mani incrociate; nella mano destra ha la cannuccia nella quale soffia per formare la grande ed effimera bolla di sapone dalla bellezza evanescente.

Sul fianco sinistro del giovane  si vede la testa di un bambino  che ha sul capo un cappello piumato.  Guarda meravigliato la bolla di sapone che aumenta di volume.

Dal punto di vista simbolico  il giovane rappresenta la metafora della “vanitas”, diffuso monito nella storia dell’arte con il quale si ricorda la precarietà delle cose terrene.


« Ultima modifica: Giugno 10, 2019, 20:48:01 da dottorstranamore »

Doxa

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Re:Estetica: le bolle di sapone
« Risposta #2 il: Giugno 13, 2019, 09:20:19 »
Nell’ambito della geometria la bolla di sapone è una sfera, e questa è il simbolo della perfezione, della regolarità assoluta.

Il filosofo Immanuel Kant nella “Critica del Giudizio” definì la bellezza della natura “sublime”, che è una categoria dell’ estetica, il settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale o artistico.

Nel racconto “L’ultimo ponte di Einstein-Rosen”,  di Rudy Rucker, un bambino trova in un campo una sfera brillante grande come una pallina da albero di Natale; osservandola vede in essa un’immagine che inizialmente interpreta come il suo riflesso, guardandola meglio vede una figura aliena, un essere di un altro mondo, e dietro essa altre figure, un cielo, un campo, tutto all’interno della piccola sfera. La sfera è un “ponte di Einstein-Rosen”, ipotetica caratteristica topologica dello spazio-tempo.
Per il bambino è come se un intero universo dalle dimensioni infinite fosse contenuto in quella pallina di dimensioni finite.

Questo mondo, forse impossibile, dello spazio-tempo fu rappresentato graficamente dall’artista olandese Maurits Cornelis Escher (1898 – 1972).


Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, litografia, 1935

nihil

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Re:Estetica: le bolle di sapone
« Risposta #3 il: Giugno 14, 2019, 10:34:32 »
le bolle di sapone sono di un fascino incredibile, forse per la loro perfetta delicatezza o forse per la loro precarietà.  :rose: