E s’incontrarono di giorno al bar dell’angolo, due vecchie amiche che il tempo aveva ingoiato come fossero acqua. A stento si riconobbero se non fosse che al telefono ridendo avevano detto cosa avrebbero indossato. Si abbracciarono senza parlare e poi si sedettero per raccontarsi del mondo che avevano attraversato.
- Io non lo so perché sono arrivata fino a qua, intendo fino a questo punto, quante volte avrei potuto fermarmi e non l’ho fatto, di certo avrei voluto dirgli io non sono più la stessa, perché tutto cambia, perché niente rimane lo stesso.
Mi sforzo , non ce la faccio a pensare in due, non mi viene spontaneo, so sicuramente che spesso non ho voglia di niente se non di stare con me stessa e non me lo posso permettere, perché ho lui, perché lui mi dice che non lo cerco, non lo desidero come facevo un tempo, e io vorrei gridargli è vero perché non ne sento più il bisogno.
Sono anni che abitiamo sotto lo stesso tetto, che si prende cura di me, della casa ed io che faccio? Sto lì a guardarlo e non lo ascolto più, non gli cammino accanto, i passi vanno lenti, smorzato è ogni proposito, manca la spontaneità, ed il percorso è una fatica…
- Io non lo so perché ho perso tanto tempo, avrei voluto acchiapparlo, viverlo, odorarlo questo tempo e invece ho solo corso senza guardare niente, senza sentirmelo addosso. Avrei voluto la vita in una casa, quella che si divide e il peso non si sente, quella che si accompagna dimenticando l’ora, mano nella mano come fosse sempre giorno. Non avevo il tempo, troppo impegnata, troppo poco a pensare, troppo per rimanere ferma, io volevo solo andare, non m’importava dove e non avevo mai un chi. Solo l’altro ieri rientrando ho sentito un forte freddo, e per la prima volta mi sono guardata intorno e mi sono detta dov'è la via di mezzo, quella che si percorre lenta e fa gustare, quella che non rinunci a niente e rimani te stessa, quella che sei felice così senza bisogno alcuno. Quand'è che si finisce di piangere e rimpiangere, perché il colore è il primo a perdersi e il senso al vuoto che sentiamo dentro lo danno solo le lacrime nel loro inverno?