Mi fermo un attimo a pensare a questo istante
e scopro come il nido sopra i tetti
sia diventato la trappola dei perdenti.
Non più calore, ma solo un freddo affare
scolorisce gli anni che passano e le piogge
a malapena impallidite dal sole all’orizzonte.
Giocano intorno le parole vuote
e danzano ancora gli ultimi arrivati
ma non c’è musica per gli accontentati
e i magri passi non lasciano più tracce.
Tutto consuma la polvere e le foglie
e il vento sposta a suo piacimento i resti
come il viandante le pietre dalla via.