Il povero Roberto Gervaso, ormai elefantesco e inguardabile, e che pure si compiace di parlare di amore e adulterio, definendolo provocatoriamente il vero Viagra, è la più triste dimostrazione di come l'uomo, o quel che ne resta degli antichi fasti, fino all'ultimo non demorde e cerca, per così dire, di morire sulle barricate.
Di fare degli ormoni il suo gonfalone.
Se ho scritto che “ la nostra è l'epoca degli ormoni “, ho voluto soltanto esprimere la constatazione che in questa epoca vuota di contenuti tutti paiono essersi adeguati ad un modello prettamente maschile di intendere il vivere.
Dunque, per ricollegarsi all'enunciato dell'aforisma “ anche le donne conoscono gli ormoni”?, la risposta è si, li hanno sempre conosciuti e ne sono state condizionate nelle loro reazioni e relazioni, ma hanno purtroppo messo in sordina la parte più prettamente femminile della loro natura, che contemperava la spinta fisica con quella emotivo/sentimentale e la condizionava.
Non so quanto riuscendoci, ma facendosi comunque contagiare o sottomettendosi ad un nuovo modello sociale di marca maschile, che fa prevalere la pura fisicità su altre istanze più complete e, a mio parere, anche umane.
Constatare, per l'ennesima volta, che anche uno intelligente, di cultura, scrittore nonché noto giornalista come Gervaso, si impasta voluttuoso e appagato nella pruderie, mi fa pensare che non ci sia scampo a una natura che forse il Padreterno ha voluto così “ elementare “ per le necessità della continuazione della specie.
“ Fatti non fummo per viver come bruti... “
Ma, con buona pace di Dante, oggi pare proprio di si.
Pur con quelle differenze che emergono anche dall'immaginario dialogo fra un “ Telemaco “ e una “ Niobe “ sua moglie, dai nomi che ci riportano all'antichità ma che ben esprimono il differente approccio all'amore e all'eros di uomini e donne.
Gli ormoni li conoscono tutti e due, tant'è che ricordano i momenti di passione, ma la donna vuole sempre preservare e conservare in nome dei valori e del percorso condivisi; mentre l'uomo, come un eterno bambino, o come un incolpevole selvaggio, vuole sempre nuove pietruzze che luccicano, prenderle, impadronirsene, godersele, pronto a buttare quelle di un tempo dalla finestra.
Perciò, se anche le donne conoscono gli ormoni ( anche quelli “ maschili” ), se ne possono benissimo essere condizionate e sviate, però direi che non cavalcano solo quelli e non si consegnano solo a quelli.
Fatte salve le differenze individuali, mi pare che quegli stessi ormoni non portino ad un'identica strada.
Thank's God!, se posso permettermi la chiusa..