Ho seguito di recente le vicissitudini di Silvana De Mari, la dottoressa-blogger nota per i suoi romanzi fantasy, ma ancora di più per la sua crociata contro l’omosessualità, l'Islam e la parità di genere, i cui toni eccessivi l’hanno portata a finire sotto indagine da parte della Procura di Torino per istigazione all’odio razziale. La mia curiosità partiva dalla lettura di una sua intervista nella quale spiegava la pericolosità dei rapporti omosessuali sulla salute, tutto condito da un aurea di cattolicesimo radicale. La sua campagna contro i LGBT, le coppie di fatto, l’Islam, la fecondazione eterologa etc etc, intanto continuava sui social. Questa signora il 19 marzo è intervenuta ad un convegno di Christus Rex, organizzazione dell’estrema destra cattolica, e, brandendo un’ascia, ha incitato alla difesa dei propri valori con la violenza, se necessario; non ci può essere dialogo e dunque armiamoci.” San Giuseppe era un falegname, i falegnami usavano l’ascia per difendere la propria famiglia”dice la De Mari, proponendoci l’icona di una Sacra Famiglia armata, quasi a fomentare guerre di religione. Poi è passata ad altri argomenti che le stanno a cuore: l’inferiorità della donna e le conseguenze nefaste del femminismo, la pericolosità di una società che accetta gli omosessuali, ed altre chicche. La casa editrice Giunti per la quale la De Mari pubblica romanzi per ragazzi si è dissociata dalle sue idee e ci fa sapere che la scadenza del contratto è prossima.
Domanda: è tanto diversa questa signora dall’integralista islamico?