Autore Topic: Considerazioni semiserie  (Letto 1115 volte)

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Considerazioni semiserie
« il: Febbraio 08, 2017, 21:36:34 »
Non ho scordato mai l’età quando sta in mezzo alla confusione di un giorno appena sveglio, e se per caso i pensieri l’annebbiano con i suoi fumi, uno sguardo allo specchio e tutto ricompare come fosse eterno. Il tempo scorre e va di giorno in giorno sotto braccio alla sua destinazione, i due camminano insieme come le scarpe, le calze e i piedi, spinti dall’emozione di un passo dopo l’altro se riescono a farlo, il passo, quello più lungo di chi avanza senza sentire altro, senza nemmeno vedere il fronte all’orizzonte e meno male che ci sta un altrove dove ognuno è solo in mezzo all’esplorazione. Chi lo ha raggiunto è solo di passaggio e a  dire il vero ne ha detto meraviglia perché ha osato senza mai chiedere una spiegazione. Per chi rimane qua, fermo alla stessa sorte, aggrappato all’albero di mele come fossero le migliori, non rimane che l’assaggio.
Tutto cambia improvvisamente, sfugge di mano come la seta quando scivola e non si riesce a prenderla, e ci ho provato io sapessi quante volte a prendere le cose con la loro direzione e tuttavia quel certo punto sta sempre in mezzo come il prezzemolo nei piatti di cucina, me lo ritrovo come fosse vino dentro alla sua botte. Perché non berlo allora quel certo che? Semplicemente lo prendo così com’è. E vado oltre come fossi arancione, come una stella nel cielo della notte, come quell’albero in mezzo al tuo giardino che dici sempre è come un bambino.