Era sul treno delle 23:00 seduta all’angolo vicina al finestrino, guardava i passanti mentre stringeva tra le mani una borsetta blu. Mi raccontò della sua vita quando le cadde dalle gambe un libro e si chinò per raccoglierlo guardando le mie scarpe. Ne avevo tante un tempo, mi disse sottovoce aspettando che la guardassi negli occhi. Poi un giorno le ho vendute tutte, non m’importava più possederne così tante e lui se l’è comprate e da quel giorno non le ho più riviste. Ma vedo lui, è diventato mio marito. Fece una smorfia e guardò il paesaggio che in quel momento scorreva in fila indiana come fossimo noi una carovana. E ritornò a parlare dopo una mezz’ora. Cos’è l’amore? Mi disse senza aspettare una risposta, sì lo so che è crescere insieme tenendosi per mano, lo so che vuol dire accettazione, ma cosa ho accettato io in tutti questi anni? Io mi sorprendo quando non lo sopporto e grido dentro al mio cuore spento, in quel momento: vorrei che tutto questo non fosse così eterno come quel giorno quando t’ho incontrato e te l’ho promesso!
Fece di nuovo pausa come di chi stanco dopo una scalata sente il bisogno di una fermata. Nessuna lacrima in quel volto di porcellana, solo negli occhi una luce strana.
E non mi va più giù vederlo chiuso nelle sue mille cose da fare, senza uno spazio per sorridere e poi ricominciare, sempre a lacrimare come se fosse l’unica risposta da dare! Mi sento soffocare come fossi dentro una morsa e non riuscissi a respirare, e vorrei correre, gridare, liberarmi magari trascinandolo in alto, mentre sento che precipitiamo inesorabilmente verso il basso.
Ma poi quando tutto passa, i figli se ne vanno, a me rimane lui e ingoio tutto. E’ solo spoglio e disarmato di fronte ai fatti della vita ed io lo riconosco che non ha più il coraggio di sperimentare. Così da allora ci facciamo compagnia ogni giorno fino a quando uno di noi resterà solo.
Alla fine alzò lo sguardo dopo il suo discorso e non aggiunse altro fino alla fermata, poi scese e ad aspettarla ci trovò il suo uomo che l’abbracciò come un bambino accarezzandola con gli occhi. E tutti e due se ne andarono insieme stringendosi per mano sotto il mio sguardo senza una parola.
