No, no, Maxfedeli, hai espresso abbastanza bene ciò che volevi esprimere sia pure nei limiti di un'espressività poetica. Però adesso che hai spiegato (ora mi accorgo che hai cancellato la tua risposta), i tuoi sentimenti appaiono più definiti, più messi a fuoco.
Di fatti avevo concluso con i complimenti alla donna che, immaginavo, in questo modo ti tenga avvinto a sé non lasciandoti mai sazio nel suo continuo sottrarsi, consapevolmente o meno, al concedere in un rapporto più completo, attento, accurato, intriso del sentimento più nobile che possa esistere. Certo, nell'epoca attuale, imperniata sull'utilitarismo e sul consumismo in cui il nostro cervello viene plasmato all'"usa e getta", al desiderare le cose non importanti ma più spesso fatui, inutili, tale da renderci sempre insoddisfatti, tutto viene consumato in fretta, o meglio, nella superficialità del nostro vivere e concepire anche le relazioni umane, finanche il rapporto di coppia, anche il matrimonio e la sessualità sono diventati usa e getta.
Di solito però capita il contrario, cioè è la donna che avverte più facilmente il vuoto di un rapporto siffatto, invece tu hai affinato la tua sensibilità fino a rendertene conto. È vero, hai compiuto un cammino interiore che non è affatto scontato, non è da tutti: hai imparato ad amare, forse. A questo punto i complimenti li meriteresti tu. Grazie a te, che ci dimostri come anche un uomo sa amare così profondamente, con l.'anima oltre che col corpo.
Resta da vedere quanto durerà..., o se il tutto non sia dettato semplicemente da un passeggero stato nascente, da un innamoramento.