Autore Topic: Seduto stavo, sulla bianca scogliera della Scala dei Turchi, mentre...  (Letto 507 volte)

Faber

  • Mucca Cin Cin
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Stando seduto su quella bianca scogliera, dal chiarore abbacinante e avvolgente, consapevole che quella lunga linea del mare ci separa dalla vicina Tunisia, dal continente africano, così carico di storia, di drammi e di speranze: spesso disilluse a caro prezzo; qualche volta realizzate. Ma solo per pochi (troppi direbbero chi non è favorevole alle migrazioni di massa!) c'è stato un approdo, una nuova occasione di vita, al di qua di quel mare tanto amato e odiato ad un tempo. Come non ripensare alle migliaia di vite "perse" in quel mare, lunga quella linea di confine che rappresenta la vita o la morte...come non riflettere su tutto questo dolore a cui assistiamo, comodamente seduti sui nostri divani, nei confortevoli salotti di casa...io oggi ho riflettuto, invece, seduto su quella bianca scogliera, molto simile alle Bianche scogliere di Dover da dove i cittadini inglesi osservano, anche loro, una lunga striscia di mare che li separa dalla Francia, dal continente europeo, dove ammassati a migliaia altri poveri disgraziati attendono. Ma attenderanno ancora a lungo e forse invano, poichè nessuno vorrà aprire le porte, nessuno vorrà rinunciare alla propria parte di benessere e sicurezza, per dare ad altri una seppur minima speranza di vita. Seduto stavo, a lungo meditando su quella bianca scogliera, mentre alcuni turisti, felici ed appagati, mi passavano accanto e davanti al mio sguardo che ora ritorna al di qua del Mare Nostrum. Già, nostro, ma forse non proprio di tutti...!
"Tutte le anime sono immortali. Ma le anime dei giusti sono immortali e divine" Socrate

L'uomo non può creare nessuna opera che sopravviva ad un libro