Quali che siano i nostri modi di pensare,
siamo ancora propensi ad accettare la verità
solo se ci viene presentata nel gergo,
nella forma alla quale siamo abituati.
Se apparteniamo ad una religione particolare,
la verità deve apparire nel linguaggio di quella
religione, all’Indù deve apparire attraverso i Veda, attraverso il Sanscrito,
attraverso le forme particolari che gli furono insegnate.
È la stessa cosa per il Cristiano e la stessa cosa per il Buddista.
La loro mente è diventata stretta, le loro emozioni limitate e, quindi,
respingono la verità in qualunque forma nuova si presenti.
La verità appare sempre in forme diverse da quelle a cui siamo abituati,
ed è in ciò che stanno la sua grandezza e la sua tragedia; la grandezza,
perché essa giunge inaspettata, e la tragedia, perché gli uomini che stanno
cercando la verità non guardano mai nella direzione dove si può
sempre trovarla. E quelli di noi che stanno cercando questa verità devono,
prima di tutto, ripulire la loro mente e il loro cuore da tutti questi pensieri,
linguaggi e filosofie ristretti e settari.
( "Così Parlò Krishnamurti" - J. Krishnamurti)