Autore Topic: Islam e TAQIYYA  (Letto 475 volte)

Annabel

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Islam e TAQIYYA
« il: Febbraio 06, 2016, 16:27:02 »
 TAQIYYA

Esiste un altro metodo che gli islamici adottano per invadere ed imporsi in Occidente, si chiama Taqyyah.

Lo sciismo di oggi giorno è un ramo del culto Sabaita che venne fondato da Abdullah ibn Saba.
I Sabaiti utilizzavano la tattica della taqiyya al fine di evitare la persecuzione e di essere identificati dalle autorità. Erano una società segreta molto simile alla Libera Massoneria, gli Illuminati ed altri culti del genere. Nel corso della storia gli sciiti hanno utilizzato la taqiyya al fine dei evitare di essere identificati ed evitare persecuzioni.
La pratica della taqiyya ha consentito al culto sciita di crescere e diffondersi. Secondo uno studioso sciita : “Lo sciismo non si sarebbe diffuso se non fosse stato per la taqiyya”
(“Tarikhush Shi’ah” di Muhammad Husain Jafari Sahiwal, pag.230).

Taqiyya è solitamente tradotto come “parlare contrariamente alle proprie credenze interiori”.
I propagandisti sciiti solitamente traducono il termine taqiyya con “dissimulazione”;
dal “ Vocabolario della lingua Italiana, lo Zingarelli” alla parola “dissimulazione” leggiamo: “ sin. finzione, mascheramento. Capacità di nascondere il proprio pensiero, le proprie intenzioni.”
Una spiegazione per taqiyya è stata data da un “infallibile imam” della Shia ed è racchiusa in Al Kafi, la loro più affidabile raccolta di hadith: l’imam dice che taqiyya significa dire una cosa esteriormente, ma interiormente credere ad altro.
Esiste un altro termine per questo: mentire.


Secondo la taqiyya, ai musulmani viene garantita la possibilità di infiltrarsi in Dar-al-Harb (la “casa della guerra”, ovvero l’insieme di tutti i paesi non Islamici del mondo), per insediarsi nelle città e nei luoghi vitali dei nemici, per piantare il seme della discordia e della sedizione. Questi “agenti” agiscono per conto delle autorità militari musulmane e di conseguenza non sono da considerarsi come apostati o come nemici dei principi Islamici.

Costoro sono legittimi mujaheddin, la cui missione è quella di fiaccare la resistenza del nemico e il loro livello di mobilitazione. Uno dei principali obiettivi è quello di causare divisioni tra gli avversari mentre al contempo si sminuiscono le responsabilità dell’Islam: “Oh, ma io non sono religioso”; “Oh, ma quello non è il vero Islam, ti stai sbagliando, c’è così tanta disinformazione”; “oh, ma quella è un’interpretazione sbagliata”, “Fratello, l’Islam significa pace, amore”, “hey, leggi questo versetto pacifico“).
 Lo scopo è quello di ingannare i miscredenti, convincendoli della bonarietà dell’Islam attraverso l’eliminazione di dubbi e preoccupazioni su questa religione, incoraggiando al contempo la loro conversione. La taqiyya è alla base della propaganda musulmana presente oggi in Occidente, a partire dall’affermazione secondo cui l’Islam promuoverebbe l’uguaglianza dei diritti per le donne, fino ai tentativi di incrementare il numero percepito di musulmani nel mondo. Tutto questo è concepito con lo scopo di portare più persone possibili all’islam.