A luci spente andava senza sapere dove, un gatto nella notte, un filo d'erba bagnato e una panchina ai bordi della strada. Cos'era e forse nemmeno lo sapeva, perso aveva l'orientamento, anche quello interno, come una sera di pioggia quando la luce viene a mancare. Ed un ombrello nero bagnato e leggermente vecchio, preso da un manico troppo grosso per una mano piccola, solo in un giorno senza molto colore. Il grigio forse, disteso con un pennello era l'unico a guardare e non gli rimaneva che aspettare che tutto all'improvviso esplodesse dal suo interno per dare poi l'arancio, il rosso, il verde e l'azzurro pił profondo, come una sinfonia, come una musica prima silente e poi scoppiante d'ira per essersi lasciata, libera di gridare, finalmente.