In questo nostro grosso mondo c'è un po' di tutto e in mezzo a questo poi ci siamo noi. E non mi viene da piangere se un lato è tutto nero, e nemmeno da ridere quando la comicità prende il sopravvento. Parlo di aspetti che sono di una vita intera, o forse solo di quegli uomini che sono abituati a vivere a metà. Se ognuno di noi fosse veramente unico non soffrirebbe di quella parte mancante, e non si accorgerebbe di averla o non averla. Ed accettare sarebbe il modo giusto, qualunque cosa viene, o forse è tutta una menzogna?
Chi mai accetta, me lo chiedo ora, chi ha il coraggio di affrontarsi, chi dice sempre il vero, e parto da me stessa guardandomi allo specchio. Forse è davvero questo il nocciolo della questione: nessuno mai dice la verità a se stesso, per questo circola una vena d'infinita, irrinunciabile bugia che ormai non si fa caso se detta per difendersi, o perché difficile ad andarsene.