Autore Topic: Maschere di vetro  (Letto 588 volte)

Micio

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Maschere di vetro
« il: Novembre 26, 2014, 18:14:07 »
Maschere di vetro, così le chiamano, quelle maschere così belle e splendenti alla luce del sole,
così belle eppure così delicate che spesso qualcuno le dimentica, dimentica quanto possano essere fragili, perché
del resto non sono facili da vedere, e ancor meno facili da trovare. A volte si nascondono coi silenzi che già
parlano per loro, altre volte si celano dietro parole comuni ai più, pur di soppravivere, pur di non rompere
la maschera di vetro che li protegge, ma che può in un attimo ferirli.
Poi ci sono coloro che invisibili scrutano i cuori altrui, li osservano, li ascoltano, cercano di capirli, di capire il loro percorso,
di capire il loro animo, cercano di ritrovarsi in essi, cercano uno specchio di se stessi, e ciò che li faccia sentire vicini,
non è facile certo ma non è neanche impossibile.
Lucenti e raggianti, illuminano i cuori altrui, quasi fossero fatti di luce propria, affrontando le giornate
con sorrisi attenti e con la luce negli occhi, quasi fossero liberi, liberi dalla loro pesante corazza,
da quel guscio nato per proteggerli dal male umano, e dal loro nemico più pericoloso la loro stessa troppa sensibilità.
Alcuni di essi arrivano a domandarsi perché? perché non sono come gli altri?
Perché devo portarmi appresso questo peso, questa corazza, e questa maschera di vetro che in ogni istante può ferirmi?
Domande che hanno una sola risposta, l'animo umano non è fatto per essere uno, da solo non può reggere il forte
impatto del mondo, da solo è limitato, è limitato a se stesso e a quel cerchio di emozioni che spesso con violenza
lo trasportano da uno stato d'animo ad un altro, e anche se hanno le maschere di vetro, e una pesante corazza che li protegge,
l'apertura di essa, il loro già difficile aprirsi li rende fragili e nudi di fronte alle tempeste, e
alle violenze delle emozioni.

Avevo incontrato una maschera di vetro, era solitario, a volte schivo, non conoscevo il perché della sua maschera,
perché del resto non si nasce con essa, si forma col tempo, tra i condizionamenti e l'instabilità del mondo
che per primo ti circonda fin dalla tua nascita. Era una persona triste, il suo sguardo era triste,
il suo sorriso inesistente e quando non era triste era impassibile, era diverso dagli altri, ed era difficile dirne il perché,
trovarne una ragione, forse aveva solo bisogno d'attenzione, forse aveva bisogno d'essere ascoltato, o forse non si sa..
finché un giorno si aprì, e lì cambiò tutto, il suo sguardo, la sua attenzione, la sua luce verso gli altri,
il suo modo di stare con gli altri, era gentile, o così almeno si mostrava con tutti, sta di fatto che pareva star bene,
io ne osservavo i progressi, i piccoli passi che faceva per aprirsi agli altri, non so quanto facesse bene,
e non so quanto pericoloso fosse, però devo dire che i primi giorni, i primi tempi era davvero raggiante,
era splendido, lucente, si scherzava e si rideva, lo si stava iniziano a conoscere
finché non scomparve, nessuno ne seppe il perché, e ne seppe qualcosa, finché non lo rividi tempo fa,
mi lasciò un po' perplesso, chiedergli che cosa fosse successo sarebbe stato decisamente troppo indelicato,
lasciai che fu lui a raccontarsi, ad aprirsi il tanto per capire che cosa gli fosse accaduto, perché qualcosa in lui
vi doveva esser stato tanto da farlo scomparire, ma che cosa?
La maschera di vetro si era spezzata, non aveva retto quella sua apertura, ferendolo nel profondo; altre cicatrici mi disse lui quel giorno
con tono un po' amaro, altri pesi che ora doveva portarsi appresso, altre ferite che dovano essere ancora rimarginate,
anche se già di per se difficili da curare, reagire era un po' difficile, era già abbastanza provato dai pesi che si
portava appresso, decise affidare la propria cura al tempo, a volte è il miglior rimedio, altre volte è una vana speranza.
Non c'è posto peggiore se non c'è posto dentro al tuo cuore
(Zucchero)

presenza

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Re:Maschere di vetro
« Risposta #1 il: Novembre 26, 2014, 23:18:35 »
Sei migliorato Micio, la tua scrittura è più forte, più precisa. E se un commento dovessi fare a questo pezzo, beh... direi che un pò tutti si nascondono dietro a delle maschere, come diceva Pirandello, e se poi qualcuno prova ad aprirsi, la paura d'essere ferito lo fa richiudere in se stesso. Tuttavia auguro a tutti coloro che hanno paura, di trovare il coraggio d'oltrepassarla per scoprire tutto un mondo che altrimenti rimarrebbe ai più, sommesso e nascosto.

nihil

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Re:Maschere di vetro
« Risposta #2 il: Dicembre 01, 2014, 09:07:31 »
Un bravissimo Micio, molto introspettivo e sicuro delle proprie parole, come se fossero dettate da un'esperienza reale. Le maschere di vetro servono a poco e per poco, alla fine si rompono. Meglio non indossarle affatto, lasciare che il bozzolo si rompa naturalmente e lasciare libera la farfalla. Vivrà una vita breve? non si sa, ma almeno sarà stata la sua e non quella della maschera.  :-*