Con questo post concludo il topic.
Amore platonico. Che caratteristiche ha ? E’ solo affetto, affinità, senza attività sessuale ?
Platone parla dell’amore nel “Simposio” e nel “Fedro”. Il suo concetto di amore è diverso dalle comuni definizioni di “amore platonico”. Questo filosofo greco non esclude l’eros. Nel “Simposio” dice che l’amore è collegato alla bellezza sia del corpo sia dello spirito. Di grado in grado l’anima si affina e s’innalza fino a contemplare l’idea stessa della Bellezza, intesa dai Greci come equilibrio ed armonia fra le parti in un soggetto. E questo é il cosiddetto Amore platonico: moto dell'animo e non di relazione, capace di muovere la conoscenza verso l'assoluto.
E nel “Simposio” l’amore “spirituale” di cui parla la sacerdotessa Diotima, di Mantinea, corrisponde alla sublimazione di Sigmund Freud. Negli scritti del fondatore della psicoanalisi il termine di “Sublimierung” (=sublimazione) compare nel 1901 per il caso clinico di Dora.
Sublimazione deriva dal latino “sublimàre”, che significa elevare (spiritualmente).
Si attribuisce al filosofo e letterato Marsilio Ficino (1433-1499) la nozione di “amore platonico” (“amor platonicus”), ma con riferimento all'eros teorizzato da Platone e non al casto amore.
Comunque se i partner sono d’accordo può essere soddisfacente anche la relazione d’amore senza il coinvolgimento sessuale. Lui e lei sublimano la loro energia pulsionale sessuale, la distolgono dalla sua meta per trasformarla in esaltazione spirituale.
Il pontefice Pio XI (Achille Ratti, papa dal 1922 al 1939) nella sua lettera enciclica “Casti connubii”, pubblicata il 31 dicembre 1930, ribadisce la dottrina tradizionale della Chiesa sul matrimonio ed afferma: “Mediante il connubio, dunque, si congiungono e si stringono intimamente gli animi, e questi prima e più fortemente che non i corpi, né già per un passeggero affetto dei sensi o dell’animo, ma per un decreto fermo e deliberato di volontà”