Non ho mai raccontato cosa ho provato il primo giorno che ho rischiato il viso senza saperlo e come se non fosse, è il mio lavoro, dicevo, e non mi piace affatto aggiungevo sentendo sprofondare. Non era quello che pensavo, o forse non era poi soltanto quello. E da quel giorno non sono stata più la stessa, a stento trascinavo le mie gambe ogni mattina prima d'entrarci dentro, e poi nel tempo mi sono chiesta, cosa avrei potuto fare e perché non avevo fatto abbastanza. Non ho coraggio di sfondare, questa è la verità, e me la porto appresso appiccicata come se fosse colla, è inutile ormai cercare quel perché forse se avessi cominciato, oggi cosa sarei senza più nemmeno questo? Amara riflessione davanti ad una birra e a te che guardi come fossi una coscienza. Lo sei di certo, lo sono tutti quando mi guardo attorno e scopro che ce l'hanno fatta, a me è mancato scegliere cosa non avrei dovuto fare, e adesso sono rimasta solo con un bicchiere in mano.