Il tuo dolore
Siamo giovani io e te
Tu con le tue pene
e io con la fatica
Di accogliere i tuoi dolori
Io non sono padre,
tu sei una madre giovane
che si muove nella speranza e per la vita del proprio figlio
ascolto e ascolto e ascolto le tue parole
sono come artigli
che tentano di attaccarsi
alle pareti dell’esistere
per non cadere nel vuoto
per essere capita
e graffiano l’anima
che si raccoglie e si abbraccia attorno a se stessa
parole che sono vive e si muovono dentro ad un immenso
universo di emozioni e sentimenti
raccontano l’ amore la gioia la passione
di un mondo che è già il futuro, di tenerezze, di sogni..
e dei tuoi vent’anni vissuti nell’attesa e nella dolcezza
del vedere crescere tuo figlio
posso solo ascoltare
e accogliere i tuoi pensieri
raccontati lentamente e a voce bassa
per non svegliare chi dorme
ora anche io mi sento invaso di tristezza
mentre tu sorreggi un immenso dolore
nell’attesa di comprendere il valore
della tua vita e della tua creatura.
( ad una madre)
( rep.oncologia pediatria maggio 1976 s.Orsola il mio ricordo è li ancora con lei
il tempo si è fermato per un istante per aspettare mentre un pezzetto di mondo ci salutava )