E' giunta l'ora delle storie antiche, quelle portate dai cavalli bianchi che corrono veloci per inseguire il tempo e il tempo non s'insegue, si vive solamente. Qualcosa vuole dire e sulla pelle i segni del racconto fatti apposta per cercare una risposta. Qualcosa vuole uscire da quel buio accumulato nei tempi, nella storia, e cosa ancora è difficile indovinare. Fissa lo specchio dentro al quale un viso appare e il suo cammino scolpito nella pelle, grida e non si sente, che cosa ancora non capisce, eppure sente e non ha pace. Sembra placarsi quell'andamento a chiazze, e invece è ritornato più forte il primo attacco.
E' giunta l'ora di fare i conti con chi è vicino, con chi guarda e sta muto solamente. Dov'è la forza adesso di dire tutto e tutti, di raccontare al mondo ciò che non ha futuro, l'istinto è molto duro quando alla verità è vicino, perciò che gridi pure, e la pelle si riposi, e l'ora di quelle storie ritorni definitivamente a dormire.