Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender non la può chi no la prova;
e par che de la sua labbia si mova
uno spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.
E' così tanto lontano il tempo in cui una donna ispirava versi di tal genere ad un uomo, e così tanto lontana la grazia femminile decantata.
Uomini e donne siamo uguali, è vero, ma ciò che caratterizza una donna è la femminilità, e dovrebbe rimanere un valore in quanto tale non solo quando indossa i tacchi, una gonna, o una camicetta lilla, ma anche e soprattutto nei modi, nelle movenze, nei gesti, nelle parole scritte e dette e nel timbro della voce. E ciò dovrebbe valere sempre, nella realtà del quotidiano, come in quella virtuale, anche di fronte a chi fa perdere la pazienza per dimostrare all'altro la consapevolezza e la fermezza del proprio essere e ribaltare ciò che non ci piace in questo mondo. Sempre rispondiamo di noi stessi in prima persona...