Come " mente illuminata " vai a scegliere proprio Grillo? Mi verrebbe quasi da ridere.
Grillo, dai tempi in cui faceva il comico, è sempre stato un mattatore, un arringapopolo
( già allora ), un animale da palcoscenico, e già allora mi dava fastidio questa iper-valutazione di
se stesso, questo suo invincibile bisogno di strillare nel microfono e arringare le folle sotto di lui
a naso in sù.
Magari mette il dito nelle piaghe, magari non ha paura di denunciare le schifezze che tutti noi
vediamo e che i più considerano ormai ordinaria amministrazione, peccatucci veniali ( ! ), però
pensare di affidare la salvezza a lui mi pare ingenuo, rispondente ad un terribile quanto compren
sibile bisogno di illudersi. Lo capisco questo bisogno, ma lascio agli altri certe speranze.
Un po' come quelli, in Occidente, che si ostinavano a voler credere che dalle primavere arabe nei vari paesi mediorientali, dal buttar giù i satrapi, sarebbe nata la resurrezione e una sorta di democrazia : non ci ho mai creduto neanche per un attimo, e purtroppo gli sviluppi mi hanno dato
ragione. Non ci ho creduto non per " disfattimo ", come direbbe qualcuno, ma per semplice rea-
lismo e buon senso.
Così non posso credere che chi si vota alla pura opposizione e alla pura denuncia ( di denunciare sono capaci tutti, benchè non nello stesso modo pittoresco ), chi espelle quelli che non si vogliono far tirare i fili da lui, possa essere mai un salvatore della patria.
Un dittatore in pectore magari si, i numeri ce li ha, ma per la ricostruzione e la positività....
Siamo pieni di gente che a parole è splendida e poi, non appena passa ai fatti, mostra il baco.
E svela l'antica molla segreta dei politici di ieri e di oggi : l'ambizione personale, il desiderio di autoaffermazione. Condito dalla carriolata di soldi che cominciano a prendere non appena mettono il punto B sulla poltrona e non smettono più di percepire.
Sono ormai arrivati, alla faccia degli ingenui, e al diavolo le promesse.
Se uno proprio vuole combattere la depressione, meglio una pillola che un politico.
Quando faranno politica per pochi soldi, uno stipendio adeguato che non sia un insulto ai troppi povericristi che non ce la fanno più, allora magari crederò che il loro fare politica viene da una spinta etica e migliorativa.
Sono disfattista? Meglio esser beccaccioni?