"Una donna per amica" è un film tanto pubblicizzato in questo periodo, ma che in effetti è davvero una grande cretinata che non merita considerazione. Un film che sfrutta il titolo della famosa canzone di Lucio Battisti e che nulla ha a che vedere con il nobile sentimente dell'amicizia, tantomeno dell'amicizia tra un uomo e una donna. Ho potuto guardare qualche spezzone del film e, a mio modesto parere, sia la trama che le scene sono di bassa lega. A cominciare dagli attori che, senza nulla togliere all'avvenenza di Letizia Casta (bella più che brava), mi pare la solita commedia da due soldi dei tempi del cinema di cassetta che tanto andarono di moda negli anni '70, '80 con l'immancabile interprete Edwige Fenech. Anche quest'altra schifezza è il segno del degrado morale che oggi viviamo. Vige ormai una tale mancanza di rispetto verso le persone e nei rapporti, che si sta tornando indietro, in maniera subdola ma efficace, nel sentimento di rispetto verso la donna e la sua valorizzazione anche nel bel sentimento dell'amicizia. Dato il titolo, avrebbe potuto essere un film sentimentale ed educativo sottolineando che una donna, seppur molto bella, non è e non può essere vista sempre come oggetto del proprio desiderio sessuale, ma che può suscitare sentimenti di affetto al di la della bellezza e dell'attrazione fisica. Si sarebbe potuto evidenziare, per esempio, che un rapporto di vera amicizia si delinea già da subito e che non può essere confuso con l'attrazione sessuale o l'amore. In un rapporto di autentica amicizia tra un uomo e una donna è escluso ogni coinvolgimento sessuale, neppure con atteggamenti scherzosi o affettuosi come viene invece raccontato in alcune scene del film.