Autore Topic: quadreria: un'immagine un racconto  (Letto 6743 volte)

presenza

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Re:quadreria: un'immagine un racconto
« Risposta #60 il: Febbraio 09, 2014, 00:01:07 »
Jack Vettriano: The Singing Butler



La cameriera - Che pazzo vento, in questo pazzo giorno, follia di nobili voler danzare oggi ed io qui come una stupida a reggere l'ombrello per riparar le nuvole.
Il maggiordomo – Mi sento allocco così fermo e alto, cosa mi tocca fare per guadagnare il pane.
I ballerini -  Matilda faccio uno sforzo a volteggiare con te, sembri di legno e non sei leggera affatto. Rocco il tuo parlare è vano, mi dispiace per te ma io sono tua moglie e solo con me devi danzare, è finito il tempo delle donnine brave, per anni con questa scusa ti sei preso un bel diletto, adesso che ti piaccia o no con me devi restare.

presenza

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Re:quadreria: un'immagine un racconto
« Risposta #61 il: Febbraio 09, 2014, 00:25:43 »

Mi e' sempre piaciuto tantissimo il secondo quadro, e comunque e' un autore che mi attira.
Pero', diversamente dagli altri che qua scrivono, io mi sento refrattaria a passare dal godimento dell'occhio all'invenzione di una storia : non so perché, forse perché mi sembra di violare l'autore e la sua personalissima creazione.
Per me, e' come quando un qualche regista ( fatti salvi in parte i piu' grandi ) si permette di sceneggiare un ottimo romanzo : facilmente resto delusa e mi risento, e regolarmente penso che non dovrebbe essere permesso questo impadronirsi dell'espressivita' di un altro, del suo mondo, e rimaneggiarlo.


Un dipinto ha per suo intrinseco fine quello di dare a chi lo ammira la possibilità di essere interpretato. L'autore può decidere di dargli un titolo, di definirlo in una qualche misura, e tuttavia lascia libertà nell'interpretazione. Lo stesso per un regista che mette in scena un romanzo o col consenso dell'autore, altre volte liberamente interpretandolo.
E nell'interpretazione non c'è violazione, anzi può accadere che lo stesso autore possa arricchire di più punti di vista la sua stessa opera senza che se ne sia dato pensiero al momento di dipingere o scrivere. Solo in un caso non ci può essere interpretazione e cioè quando l'autore impone la sua unica lettura, e nulla vieta tuttavia che nel silenzio il fruitore interpreti comunque.

luxia

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Re:quadreria: un'immagine un racconto
« Risposta #62 il: Febbraio 09, 2014, 01:04:19 »
Parte  1
Monologo per maggiordomo ed ombrello
"Quel donnaiolo di Lord Thait questa volta ha veramente passato il segno ! Lo stavamo trasportando in auto  quando dinanzi al mare ha avuto un'idea improvvisa ed ha invitato la sua ultima giovane amante ,venuta ad accompagnarlo , a scendere con lui per danzare il loro tango ,qui sulla spiaggia bretone al deflusso della marea .
Quando la signora ha obiettato che non avrebbero potuto danzare senza musica , Milord col suo solito sorriso affascinante le ha detto che io sono un ottimo cantante. E così io e la povera Colette abbiamo dovuto ,come sempre ,  assecondare i capricci del signore e ci troviamo qui su questa spiaggia infernale battuta dal vento ; io per cantare e Colette con la borsa del necessaire della signora.
Il diavolo se lo porti !!! Fortuna che  fra poche ore si imbarcherà per l' America su quel nuovo transatlantico che mi sembra si chiami "Titanic" e per un pò  io e la mia Colette staremo tranquilli . "

parte  2
Notizia d'agenzia : Lord Thait , miracolosamente scampato al naufragio , ha aperto una scuola di beach-tango . Il maggiordomo ha sposato la sua Colette ,appena questa è guarita dalla bronchite presa sulla spiaggia, ed ha aperto un'agenzia di maggiordomi canterini che vengono disputati a suon di dollari dalle signore dell'alta società.

nihil

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Re:quadreria: un'immagine un racconto
« Risposta #63 il: Febbraio 09, 2014, 11:32:01 »
ebbrave ragazze, vedo che avete centrato il quadro! A me questo pittore piace tantissimo! Ed ora a voi l'onore e l'onere di cercare un altro quadro!