Le mie fasce per le mani
sanno ancora di sangue
le ho tolte con difficoltà sul letto disfatto
le sue labbra parlano d' asfalto
puoi scambiarci le tue pistole
con una rosa in bocca
ebbe un buon sapore sotto la doccia
quel sudore che se ne andò
la finestra aperta, la tenda volava
il sicario bianco cenere era venuto a cercarlo
se ne andarono che già non piangeva più
la strada mi riportò l' attenzione
il vento del finestrino lo ebbe ferito
e quando finì si contò le lacrime avanzate
sulle mani
tra le rughe e il naso spostato
c' era ancora tempo per un bacio