C'era una volta un gatto dai tanti colori che amava dormire al calore del sole. Ogni tanto si alzava, stirava le zampe e poi di filato andava a mangiare.
Tornava a riposare sempre finito di cacciare e mentre così dormicchiava un gatto più grande lo andò a disturbare: che fai lì sdraiato sul mio territorio, hai chiesto permesso a me che sono il proprietario?
Allora il gatto dai tanti colori si alzò sulle zampe e con fare sicuro rispose al suo simile così tanto vicino: non credo bisogna chiedere il permesso, qui sono arrivato dopo tanto vagare e mi piace restare nessuno lo può vietare.
Il gatto più grande ormai attempato non ci mise poi tanto ad afferrarlo per minacciarlo: se non te ne vai al più presto di qua chiamo in rassegna tutti qui della zona e poi vedremo chi vince tra noi oh tu misero perdente.
Il gatto pezzato comprese dunque d'essere spacciato, cambiò tono pensando di ottenere clemenza, e invece sentì l'altro che rifiutava soltanto: tu qui sei pezzato e non ti vogliamo, vattene via e non ti rimane altro, vai con i tuoi che qui ci siamo noi.
E così finì per quel gatto il suo diletto, in fondo scacciato per essere soltanto un estraneo.
