Autore Topic: A cona  (Letto 738 volte)

presenza

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A cona
« il: Dicembre 26, 2013, 00:00:35 »
Lei aveva un modo tutto suo di prepararsi al natale, me lo dicevo ogni anno quando mi trovavo di fronte quel presepio strano. Lo faceva sempre sullo stesso comò da quando sposa bambina lo aveva ereditato. Foderava prima il piano con una carta lucida a disegni su disegni, poi ci metteva giuseppe, maria e il bambinello, e un ramo di gelsomino, tutto intorno arance, mandarini, cucciddateddi e cioccolattini.
E poi uccellini impagliati, gatti in ceramica, bambole di pezza e luci tutt'intorno. Sorrideva fiera davanti a quel miscuglio surreale, almeno così mi pareva allora quando lo guardavo con ammirazione. Dopo la sua morte nessuno di noi lo ha più rifatto, solo il ricordo è rimasto e lo zucchero filante. Col tempo ho scoperto che quello non era presepio, era una cona usanza del suo tempo, di lei bambina e della storia che si portava appresso, di quando le era concesso nei giorni della festa di abbellire un quadro e metterci vivande, e prendere di nascosto quando e a non finire per ritrovarlo poi senza nemmeno uno zuccherino: ti mangiasti na cona, ecco che voleva dire, di quando dopo aver mangiato a sazietà e in abbondanza, poi ognuno se ne va per la sua strada.

nihil

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Re:A cona
« Risposta #1 il: Giugno 28, 2015, 07:49:20 »
dolci ricordi, come solo i ricordi sanno essere. Ma dove trovava il gelsomino a Natale?  ;)