Cos’è la Realtà
L'uomo è smarrito nella via della vita, continuamente sviato da miraggi e illusioni. Il suo scopo è quello di imparare non filosofie, non teologie, ma esperienze. Così, ogni illusione svanita, ogni speranza perduta, è tanto triste quanto utile a questo scopo, trovare la realtà della vita. Ma cos'è la Realtà? E' lo scopo e la meta ultima delle incarnazioni umane: corrisponde alla comprensione, alla purificazione
dell'uomo, la sua iniziazione, la comunione con tutti gi esseri del creato.
Perchè è questa la Realtà? Non potrebbe esserlo l'amore egoistico e passionale, la ricchezza, il successo e via dicendo?
Colui che vive nell'universo non può che giungere alla scoperta dei valori essenziali sui quali è basato questo universo; non può giudicare visione reale, la visione e la conoscenza di questi valori;se dalla Realtà è nato, alla Realtà deve tornare.
Cosa importa se l'ignoranza dell'individuo lo fa soffermare sull'illusione della forma? Imparerà a sue spese che questa non è la Realtà e quando sarà giunto alla scoperta che, inevitabilmente, deve venire, saprà tutte quelle cose senza che nessuno gliele abbia insegnate. Saprà che l'umano non è spirito nè materia, ma spirito e materia uniti, che non so coltiva la parte spirituale separatamente dalla vita attiva, ma che l'evoluzione è di ogni giorno, e giorno per giorno.
Non esiste pratica o teoria, ma voi siete ciò che siete ogni giorno; non ciò che pensate, bensì ciò che "sentite", ciò che rivela il vostro essere. Potete chiamarvi cristiani, pensare come cristiani, ma non esserlo affatto. Tutto ciò perchè siete abituati al falso puritanesimo, all'ipocrisia. Le leggi morali sono belle, ma diventano magnifiche quando sono trascritte nell'intimo vostro, quando di esse siete intimamente convinti, quando non fate alcuno sforzo per seguirle, perchè l'esperienza vi ha dato la convinzione. Ma se fate sforzo per seguirle, non fate che ritardare certe esperienze.
Quando Mosè, iniziato, dette i comandamenti, stimï che ritardare certe esperienze non era poi un grande male in confronto al disordine che sarebbe regnato altrimenti. Ma quando cominciate ad avere una coscienza, gettate pure ogni legge morale, per trovarla poi scritta in voi in modo incancellabile ed inelusivo. Questo vi diciamo oggi: imparate ad usufruire di tutta la libertà che la vostra evoluzione vi concede.
L'uomo non è nato per essere infelice, da solo crea la propria infelicità; nessuna deità rimane offesa se anela alla gioia; nessuna deità può condannarlo eternamente se non ha cercato di rendersi
infelice. Conquistate l'equilibrio intimo e con esso verrà la pace, procuratrice di ogni felicità.
Cambiate voi stessi e cambierà il mondo, ma tale cambiamento solo le esperienze della vita possono operarlo. Cercate di rendere proficua di esperienze la vostra esistenza, conquistando la vostra
libertà. Ricordate che la vita è continua rinnovazione: solo quando è veramente tale è vita; quando subentra il ristagno è morte.
Non cristallizzatevi dunque in sistemi di pensiero, non dipendete da alcuna organizzazione, da partiti, religioni, ma rimanete completamente soli, semplici e liberi. Sarete così difficilmente
influenzati, non dipenderete più da alcun conformismo, sarete individui messi a nudo, pronti ad ogni chiamata; questo significa in parte: sii sempre te stesso. In seguito constaterete che solo dimenticando se stessi nell'altruismo, si è veramente se stessi.
Comprensione; ecco ciò che può pacificarvi. Ciascun uomo preso a sè è buono; ognuno ha delle angolosità nel proprio carattere che, messe di fronte alle angolosità degli altri, lo mettono in contrasto. Essere tolleranti: ecco la prima forma di altruismo.
Giungere all'olocausto di se stesso per gli altri; ecco la vittoria dell'altruismo. Aiutatevi dunque reciprocamente ricordandovi che: "E' il sapere che vi rende capaci di aiutare; è la volontà che dirige il sapere; è l'amore che ispira la volontà"; ecco la manifestazione della Trinità dell'uomo: l'Uno che è in tutte le cose e tutte le cose che sono nell'Uno.
( dall’insegnamento del CF 77)
Ciro