Vivo l’insoddisfazione del benestare,
quando anche il sole
ha scelto di non svegliarsi.
Tra il cupo grigio
d’una giornata senza meta,
penso e ripenso, quasi scervellando,
a cosa, tra l’umana indifferenza,
sia il mio vivere muto.
All’avvenire, a me ‘sì caro,
chiedo imperterrito
la ragione, se mai vi fosse,
d’una vita ingabbiata
tra le sbarre d’una trappola
assai difficile da aprire.
Giuseppe Salvatore Sugamiele