Filari di viti qua e lā lungo il verde, dell'erba, degli alberi e del monte di fronte. Il cane che corre, i bimbi a giocare e poi anche loro a raccogliere grappoli. Stivali affondati nella terra bagnata e poi su venite a far colazione: il pane condito con l'olio, le olive e le acciughe, formaggio e poi vino fino all'infinito. Passato il momento si ritorna al terreno, a riempire di uva le ceste intrecciate e poi a portarle pronte per pestarle. Forza bambini venite con noi, finito il raccolto tocca pestare, entrate e coi piedi ancora e ancora fino a quando il succo comincia a spuntare.
Bere quel mosto che scende gių, gių fino in gola e poi mangiucchiare in attesa del pranzo da consumare. Forza sedetevi che č pronto per tutti, si sente lontano la voce di donna, e cosė tutti pronti s'inizia a mangiare. Passate la pasta col sugo e la carne, e poi la salsiccia, gli spiedini e le olive, ancora formaggio e peperoni da gustare. Il pranzo finisce col vino e coi dolci, e poi alti i bicchieri si comincia a brindare per questo e per quello e cosė via discorrendo.