Autore Topic: Vorrei scrivere una storia  (Letto 409 volte)

ectobius

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Vorrei scrivere una storia
« il: Settembre 30, 2013, 16:07:24 »
Vorrei scrivere una storia, e non ci riesco… in altri tempi ci riuscivo, ora non più.
Non sono più capace di inventare una storia, perché?… perché ogni storia è storia di principi e valori, e principi e valori  si sono rifugiati in posti sconosciuti e anche solo parlarne annoia. Ci sono, è vero, anche storie di odio e amori, ma anche questi sono sentimenti che hanno perso molto in intensità… si sono banalizzati e anche una storia di odio o amore annoia E se le storie si scrivono perché siano lette, a che vale se poi non sono comprese o, peggio, annoiano?
A che vale raccontare?
Questi sono tempi che non sappiamo più bene quel che facciamo… né perché lo facciamo dal momento che la vita se l’è accaparrata il danaro.
Non c’è campo dove potersi muovere alternativamente: sono i tempi del successo di individui primordiali dalle espressioni volgari e violente Dalle facce cattive Individui che i soldi rendono accettabili… e fin ossequiabili… da prendere a modello.
Ah, come è sempre più attuale il detto:
“A chi non ha niente è proibito non amare la merda”.
 Della vita si sente parlare sempre peggio e ci si riduce a balbettarne frammenti con pretesa di poterli mettere in ordine per una storia con un senso che non sia il danaro. Non ci sono rifugi da questo mondo sciatto e volgare del business e dei venditori con le analfabetissime donne sazie di cibo sdraiate nelle loro auto ammiraglie tedesche.
Eppure, ci sono stati tempi in cui ci si poteva orgogliosamente mettere fuori dal branco. Poi si è persa la strada di tutte le trame e non è rimasta altra via che lasciarsi andare al disordine senza senso, del “non voler dire, non sapere quel che si vuol dire, non poter dire quello che si crede di voler dire, e sempre dire o quasi”.
Perciò lasciamo fluire la penna e che l’inchiostro spanda così come viene… a macchie!, ché anche le macchie, a guardarle con attenzione, possono organizzarsi in figure, come quelle di  Rorschach, che sono ambigue e ognuno le legge e  interpreta come gli pare.
Sì!, non resta che imbrattare un foglio con ogni immagine che si affacci, ogni parola che si capti, e saranno enigmi che la mente cercherà comunque di risolvere.
Ah, però!… poter incontrare ancora una volta un vecchio cantastorie… me lo berrei avidamente!  Ma i miei incontri sono di senza memoria Siamo tutti inariditi al punto giusto.
Da un tavolino di un bar guardiamo passare ragazze giovani e subitamente partono gli apprezzamenti, di rito e per lo più volgari, ma è divertente!… poi si parla di pranzi, viaggi così… qualche volta si parla di calcio, automobili… È rilassante! Anche se a me queste veline truccate e sculettanti che si espongono in vetrina per adescare non interessano! È pur vero che a loro la natura ha affidato il compito di perpetuare la specie e debbono catturare un maschio per la sopravvivenza di questa specie (che sarebbe un affare per il Pianeta se si estinguesse).
Lo dichiaro senza timori il mio disinteresse, sia per la specie che per le donne belle giovani eleganti… Solari!, come usa dire. Non mi interessano!  E nemmeno mi interessano i pargoli… per non parlare della specie.
Là per là suscito qualche perplessità La prima ipotesi (ne sono sicuro) che si affaccia è che potrei essere un omosessuale Poi… poi magari, ma solo infine, sono considerato solo un originale… un po’ strambo. Cosicché, e più adeguatamente, divengo bersaglio di sorrisi per un matto degno di divertita commiserazione ché la follia, come eventuale possibile valore, non viene nemmeno lontanamente presa in considerazione. Eppure… eppure di questi tempi è soltanto nella saggia follia che può risiedere l’essere autentico, perciò, per quanto mi riguarda, essere ritenuto e riconosciuto come matto mi inorgoglisce. E da matto ritengo che questo mondo non vale la pena abitarlo È cattivo e anche non c’è possibilità di migliorarlo. Potrei assumermi, se ne fossi capace (e non lo sono), il compito di stuzzicare gli uomini… tormentarli fino a farli impazzire, ma il compito è impossibile anche perché si ha a che fare con teledipendenti di gomma, programmati a prova di bomba.
E allora?
Allora non resta che ridere… È necessario ridere… e dunque… mettiamoci a ridere.







nihil

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Re:Vorrei scrivere una storia
« Risposta #1 il: Ottobre 01, 2013, 08:41:04 »
caro amico, credo che tu voglia semplicemente rimanere umano e non un'onda tra altre onde. Le persone negli ultimi tempi si sono lascate travolgere dal disimpegno, perchè impegnarsi costa fatica, più che altro si sono adeguate al qualunquismo. Tu resisti, e noi con te. ;)

ectobius

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Re:Vorrei scrivere una storia
« Risposta #2 il: Ottobre 01, 2013, 11:20:22 »
Ni, amica mia!
Le storie sono quelle degli esseri autentici Ce ne sono ancora? Sì ce ne sono, ma valli a incocciare in carne ed ossa e sono minoranza ininfluente sulla banalità nel disordine imperante dell’esistenza senza senso. Eppure basterebbe solo sforzarsi di vivere con dignità… sforzo talmente gravoso, o forse solo nemmeno pensato, così che “si è persa la strada di tutte le trame”.
Resistiamo!... per quel che vale.
« Ultima modifica: Ottobre 01, 2013, 11:32:12 da ectobius »