Autore Topic: La via dell'amore  (Letto 330 volte)

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La via dell'amore
« il: Ottobre 17, 2013, 16:13:33 »
Cosa spinge un genitore a infondere al proprio figlio il terrore di accettare qualcosa da uno sconosciuto, anche se questo "sconosciuto" è un compagnetto di classe e il "qualcosa" l'invito alla sua festa?

Questo è un tempo triste, perché la gente è triste dentro, perché la tristezza chiama tristezza e dalla tristezza non si esce più se la si continua a guardare e sentire dappertutto.
Questo è un tempo senza fiducia, perché la gente è senza fiducia anche quando non ne ha motivo, perché rimanere in uno stato di non fiducia richiama ad uno stato di non fiducia e non si esce più se si rimane invischiati sospettando di tutto e tutti.

Occorre amore, occorre amare.

La via dell'Amore
Dalai Lama


 Per sviluppare l'amore occorre compiere alcuni passi.

Il passo base: l'uguaglianza

Dal loro punto di vista, amici, nemici e persone neutre nutrono lo stesso desiderio di essere felici e di non soffrire. Dal tuo punto di vista, ognuno di loro ti è stato amico infinite volte nel corso dell'esistenza ciclica; altrettanto spesso ciascuno di loro ti è stato nemico e neutro. Da qualsiasi punto di vista, non si può considerare una persona fondamentalmente buona e un'altra fondamentalmente cattiva, anche se le sue azioni attuali possono essere buone o cattive, utili o dannose.

Il primo passo: riconoscere gli amici

Pensa al tuo migliore amico e riconosci che costui, in qualche momento del continuum delle esistenze, è stato fonte di nutrimento; poi considera gli altri amici meno intimi, poi richiama alla mente una persona neutra e riconosci anch'essa quale fonte di nutrimento per te stesso ed estendi progressivamente questa consapevolezza ad altre persone neutre. Dopo che sei diventato abile ad identificare amici e persone neutre che sono state per te fonte di nutrimento, prendi in considerazione qualcuno che abbia arrecato un piccolo danno a te o ai tuoi amici, e dal nemico di minore entità passa poco a poco al nemico di livello successivo.

Il secondo passo: apprezzare la gentilezza

Apprezza con gratitudine la gentilezza di cui sei stato oggetto ed estendila ad altre esistenze, prendendo in considerazione prima tutti i tuoi amici, poi le persone neutre e infine i nemici.

Il terzo passo: contraccambiare la gentilezza

Come reazione al fatto che altri si sono presi cura di te in questa e in altre esistenze, sviluppa la determinazione ad aiutarli nel modo più opportuno: Farò tutto quello che posso per questi esseri – i miei amici fonti di nutrimento – colpiti da una simile sofferenza. Dedicati al loro benessere.

Il quarto passo:  l'amore

 Riconosci che tu naturalmente vuoi la felicità e non vuoi il dolore. In base a questa aspirazione naturale, hai il diritto di conseguire la felicità e di liberarti dalla sofferenza. Come tu hai questa sensazione e questo diritto, così gli altri hanno la stessa sensazione e lo stesso diritto. Rifletti sul fatto che la differenza fra te e gli altri è che tu sei semplicemente un singolo individuo, mentre gli altri sono infiniti. Poniti questa domanda: dovrei servirmi di ogni persona per conseguire la mia felicità o dovrei aiutare gli altri a conseguirla? Immaginati calmo e ragionevole, intento a guardare alla tua destra un altro te stesso: eccessivamente orgoglioso, indifferente al benessere degli altri, totalmente concentrato su di sé e pronto praticamente a tutto pur di soddisfare se stesso. Visualizza alla tua sinistra un gruppo di persone indigenti e non legate in alcun modo a te, bisognose e sofferenti. Rifletti sul fatto che entrambe le parti vogliono liberarsi dal dolore e ottenere la felicità; sotto questo aspetto sono uguali, sono la stessa cosa. E hanno entrambi il diritto di realizzare questi obiettivi.


Il quinto passo: la compassione

Richiama alla mente un amico che sta provando dolore e pensa: come me, questa persona vuole la felicità e non vuole la sofferenza e tuttavia è colpita da un gran dolore. Se solo potesse essere liberata dalla sofferenza e dalle sue cause.
Estendi gradualmente questa meditazione a una persona dopo l'altra, cominciando con un numero sempre più grande di amici, proseguendo con le persone neutre e concludendo con i nemici.



Il sesto passo: l'impegno totale

Decidi quanto segue: quand'anche dovessi farlo da solo, libererò tutti gli esseri senzienti dalla sofferenza e dalle sue cause e li unirò alla felicità e alle sue cause.



Il settimo passo: la ricerca dell'illuminazione altruistica

Quanto più le azioni del corpo, della parola e della mente saranno indirizzate al beneficio degli altri, tanto più svilupperai un profondo senso dell'amore e dell'impegno.