Notte, intima, immensa discarica di tutti quei frammenti, cocci che ti appartengono, quei pensieri finalmente ora raccolti e differenziati, lontano dalla fretta. Tempo concesso da un sonno lontano, da un riposo forzato perchè comunque disturbato da sogni impossibili, oramai impropri. Accendi la luce, fuori il block notes e riassumi, concentri, escludi, selezioni, butti... Transitando al presente del momento , ti proietti al mattino dopo, nel giorno nuovo, cercando il solo minimo impegno che non sarà mai tale nei tuoi riutilizzi di idee, esperienze, situazioni. Un ciclo continuo, perverso a volte, ma intimo. Non sono sempre quindici minuti soli a se stessi, ma oramai parte di te.