Mia cara,
ho conosciuto prima il tuo silenzio e poi te. E quanto il tuo silenzio ha preso il sopravvento su di te, o quanto te stessa è riuscita a diventare silenzio non saprei, e forse poco importa. Quel che è stato, quel che è successo, la storia personale insomma fa tutto parte di un passato. Ciò che conta in verità è il tuo momento presente. E viverlo nella pienezza e consapevolezza di ciò che è dipende sempre e soltanto da te. A te sta la scelta.
Il risveglio e la rinascita solo tu puoi volerli, dunque lascia che sia ciò che è stato serenamente, non attaccarti più, nulla ci appartiene e tutto è impermanente. Di ciò che è stato invece custodisci solo la carica per costruire ancora e ancora e ancora.
Ho sperimentato in prima persona l'adesso, l'impermanenza della vita, l'abbandono, il dolore e anche la gioia senza un motivo. Perciò ti dico che è attraverso i fatti della vita così come sono che ci stiamo dentro noi per intero. Ed è accettandoci così come siamo senza giudicarci che varchiamo piano piano, ogni giorno un po' di più le soglie di quelle porte che abbiamo di fronte.
Allinearci alla vita nel suo fluire è l'unica cosa che possiamo fare, resistere agli eventi invece ci procura solo sofferenza. Tutto è vita.
Sappi che ti offro e dono la mia amicizia in qualunque momento, in qualunque modo vorrai considerarmi: nel silenzio o in mezzo alle parole, nella tua presenza o nell'assenza, come un'amica o una conoscente che ti porge una mano. Siamo tutti anelli di un'unica catena a questo mondo, ricordalo sempre. E apriti al nuovo che ti aspetta, è questo il mio messaggio per te.
