Autore Topic: Nuovo sproloquio  (Letto 591 volte)

ectobius

  • Mucca Cin Cin
  • *
  • Post: 320
  • Karma: +19/-13
    • Mostra profilo
Nuovo sproloquio
« il: Settembre 26, 2013, 09:56:25 »
É da un po’ che me lo domando se ne valeva la pena. Se valevano la pena tanti morti!, per mettere insieme un paese così. E lo dico per tutti i morti!, a partire dalle guerre di indipendenza (e mettiamoci pure la Crimea);  e poi con il “dalli ai briganti!”, da trucidare senza se e senza ma, come usa dire, con esposizione dei cadaveri sul sagrato delle chiese a eterno monito; e le grandi guerre; e gli sradicamenti a milioni; Mamma! quanta sofferenza e ancora morte…
“Mamma dammi cento lire che in America voglio andar!”.
E tutti ‘sti poveracci malnutriti… l’America! Che non li voleva nemmeno da sfruttare: brutta gente, piccoli e neri da evitare… e  sovversivi tutti… tutti Sacco e Vanzetti… e tutti da fulminare… Zott… Zott!!….
Ma dico!, ne valeva la pena?
Ed eccolo il risultato!, che ora lo sappiamo. E sappiamo anche che una coltellata in più cosa vuoi che sia?, su un corpo squassato, smerdato, crivellato da migliaia di ferite profonde. Il corpo di un Paese privilegiato dalla natura e che, nonostante baciato dalla buona sorte, si è sbafato tutto: monti, mare, tepore… storia e cultura… Si sono sbafato tutto! E mica ci si può interrompere dal divorarlo: in una sola tornata il mare, i monti, i fiori, lo sterco… ce n’è dappertutto e tutto vien bene! e ci sbafiamo anche la scuola… e la cultura, che pure mica si mangia.
Sbafare!, è il motto.
 Ma che si volatilizzino in una scoreggia!
Questo che era un paradiso è ormai universo di ciottoli.
Tremende raffiche di sassi a sfondare il petto… crivellati, sommersi… un diluvio! E non ci sarà rivolta, non un freno alle masse di impifferati irriducibili.
 Scacazzìo! Chiassso! Indecenza! Boria! Soldataglia! Valanghe!…
paradisi del kitsch di approfittatori selvaggi… barbarie e tane di sciacalli sul luminoso sentiero che doveva condurre per lente giravolte alla giustizia, all’equità… É definitivamente scomparso, il semtiero luminoso, anche nella memoria. Ormai ci si avventura senza sapienza di guide su terreno sconnesso, dissestato, melmoso, fino a finire sull’orlo dell’abisso di un lento disvivere.
Carestie, pestilenze, guerre, terremoti, ribellioni, eresie, anticristi, ululati di lupo mannaro… momenti oscuri e inquietanti in fila senza soste… un popolo di oppressi che fugge e ancora desidera fuggire.
Nell’ottocento con i fumaioli lunghi di fumo nero e denso Vagoni di legno delle tre classi al seguito E nei vagoni gelidi di legno grezzo della terza classe si ammassano gli emigranti d’America! sepolti sotto un’inverosimile montagna di miseri bagagli tenuti insieme non si sa come.
Omini silenziosi in abito nero; donne col fazzoletto nero legato a soggolo; bambini macilenti con enormi coppole sul capo tenuti stretti per mano fino al porto di Napoli.
Ma non erano le traversate dell’oceano il tempo più penoso di questi viaggi, penoso era il tempo del treno: un tempo che concentrava tutta l’angoscia del distacco.
Nell’immenso grigiore del mare, infatti, tra le onde nere, non si avvertono le distanze È solo il finestrino di un vagone di treno di terza classe che può misurarle, le distanze Che si allungano… separano… separano… separano…
 Definitivamente.

Le banchine polverose della stazione di Napoli! Il formicaio agitato, scolorito di una vecchia pellicola muta in bianconero tra cumuli di bagagli che sono pezzi del paese lasciato per sempre.
Attesi alla stazione, gli emigranti d’America, tutto ben organizzato. Ma la diffidenza aleggia nell’aria… greve.
Portano nelle valigie ben legate anche secoli di fregature che non possono dissolversi così per prodigio… improvvisamente da un momento all’altro.
 Partono rassegnati.
 Alla stazione di Napoli l’addetto dell’agenzia dell’emigrazione li raggruppa… un gregge.
 Urla, abbaiare di cani!
 Il pastore in paglietta, scarpe di vernice bianche e marrone, farfallino al collo.
Il caporale!
Li lega con una corda in fila indiana che non si perdano nelle strade affollate tra gli immensi palazzi del “rettifilo” nella immensa città sghignazzante al loro passaggio:
“ I c’a fune! ”…Quelli con la fune… I cafoni!
Legati In fila indiana, eppure smarriti.
Al porto confluiscono, le greggi!... Un esercito!
E’ sera!
 Ammassati sul ponte!
 Agitano fazzoletti bianchi verso il molo desolato, sudicio, vuoto d’umano, spettrale sotto una falce di luna. Risponde al saluto un balenio di cartacce in vortice di vento, e “partono i bastimenti per terre assai luntane / Cantano a bordo e so’…” carichi di dolore e morte.
Sull’acqua di piombo sospesa sull’abisso.

E poi gli anni cinquanta.
Stesse scene in bianco-nero… uno scricchiolio di vetri sulla rugginosa arcata, ed un soffiare ritmico… una improbabile locomotiva a vapore geme silenziosa e urla afono un intero treno.
Sbuffi di nebbia e asfalto sudato.
Scendono a frotte Uomini donne bambini Valigie di cartone e fibra legate con lo spago calate dai finestrini ed accolte da indaffaratissimi piccoli uomini.
 Una valigia cade, si apre: sulla banchina spudoratamente mostra il suo contenuto… un caciocavallo, due soppresse… una bottiglia d’olio miracolosamente intatta… due barattoli di olive in salamoia… un serto d’aglio, due di peperoncini rossi… una “panella” di pane nero, una bottiglia di vino.
Un piccolo uomo si affretta nell’impresa disperata di ricomporre il suo mondo che pesa una tonnellata E tutte le altre valigie, a considerarle dal peso, hanno lo stesso contenuto… un pezzo del paese abbandonato.
È indaffarato l’omino e, nel piegarsi, mette in mostra una toppa sui pantaloni, una toppa precedentemente coperta da una giacchetta striminzita… una toppa rossa a livello del sedere è la bandiera rossa dell’illusione.
Se l’è messa sul culo, con rispetto parlando.
Ma finalmente avevano capito… i giovani.
Il sessantotto!
Formidabili quegli anni!
Il mondo sarebbe cambiato per merito dello spirito.
E il mondo è cambiato… come no? Ma è lo spirito che non è venuto.
È morto anche il sessantotto in questo paese che si affidava ai comunisti per la realizzazione della “bella società”.
E i comunisti ne approfittavano… e i radicali anche.
Il momento era buono per una forte campagna elettorale, e
aumentava consenso, infatti… Un consenso inutile aI fini del cambiamento rivoluzionario, ma buono per il potere.
 Lo sapevano!
E ingannavano, e continuano ad ingannare gli ex comunisti.
Sono i peggiori!
É il caso di fare i nomi?
No! Sono tutti in combutta con un delinquente comune pur di conservare potere e privilegi… Tutti! Compreso il garante che bacchetta… manganella un’istituzione importante di uno stato che dovrebbe essere di diritto E lo fa per poi poter salvare chi altrove, in America per esempio, sarebbe già da tempo a marcire in una cella tre metri per due… che è anche larga per un nano benché di-“strutto”.
Qualche nome? E vabbè!
D’alema… ah,ah,ah… violante… ih,ih,ih… quello dei “pizzini”… oh,oh,oh…
Ma basta!
Magari Berlinguer?
Ma forse lui ha solo avuto la fortuna di morire prima, che già stava mettendosi d’accordo.
C’è la figlia però, che ha fatto carriera: è “direttore!”.
E il glorioso TG3 ora dedica ora al “cavaliere”, che non è più cavaliere, oltre la metà del tempo concesso.

E così siamo arrivati agli anni duemila con la solita storia:
“Mamma dammi cento lire che in America voglio andar!”.
E ci vanno, i migliori, accettando di farsi ridere dietro ché siamo la barzelletta del mondo.
 
Be’… sapete che c’è?
Che si inabissi ‘sto paese in un gorgoglio di mille scoregge!

Fujtevenne!!!
« Ultima modifica: Settembre 27, 2013, 10:23:01 da ectobius »

nihil

  • Mucchine
  • Drago
  • *****
  • Post: 5581
  • Karma: +82/-73
    • Mostra profilo
Re:Nuovo sproloquio
« Risposta #1 il: Settembre 27, 2013, 08:56:15 »
ahi! questo non è uno sproloquio, è una lapide!  :'(
E ce la meritiamo. Ma se si andasse ancora più indietro, forse si scoprirebbe che la storia è sempre la stessa: due passi avanti, cinque indietro. La storia cammina sulle illusioni e delusioni, probabilmente. Spero di non arrivare a vedre noi italiani suo barconi, anzichè sul treno di terza classe.
Questo pezzo lo dovresti mandare a qualche politico, ci sono tutti su FB. Non se ne farebbe di nulla, ma almeno l'avresti detto anche a loro! Quelle Mer...!

ectobius

  • Mucca Cin Cin
  • *
  • Post: 320
  • Karma: +19/-13
    • Mostra profilo
Re:Nuovo sproloquio
« Risposta #2 il: Settembre 27, 2013, 09:34:36 »
Lo manderei volentieri, ma varrebbe niente. Peraltro non sono pratico di FB: autorizzo chiunque a mandarlo.

nihil

  • Mucchine
  • Drago
  • *****
  • Post: 5581
  • Karma: +82/-73
    • Mostra profilo
Re:Nuovo sproloquio
« Risposta #3 il: Settembre 27, 2013, 10:37:01 »
non sei su fb? io lo manderei a Alessandro Cresci. Cerca in rete chi è e dimmi se ti va, o dimmi chi vorresti tu che lo ricevesse,
 poi ci si prova.

Concita Degregori? Paola Congia? Anna Finocchiaro? Antonio DiPietro?



ectobius

  • Mucca Cin Cin
  • *
  • Post: 320
  • Karma: +19/-13
    • Mostra profilo
Re:Nuovo sproloquio
« Risposta #4 il: Settembre 27, 2013, 10:47:39 »
Di quelli che proponi, forse Concita De Gregori. Forse una volta mi sono iscritto a FB, ma non ricordo più sotto che nome.
Proviamo!

ectobius

  • Mucca Cin Cin
  • *
  • Post: 320
  • Karma: +19/-13
    • Mostra profilo
Re:Nuovo sproloquio
« Risposta #5 il: Settembre 27, 2013, 16:04:46 »
va bene anche Alessandro Cresci, che non conosco, ma sarà senz'altro una brava persona.

nihil

  • Mucchine
  • Drago
  • *****
  • Post: 5581
  • Karma: +82/-73
    • Mostra profilo
Re:Nuovo sproloquio
« Risposta #6 il: Settembre 28, 2013, 18:24:37 »
Ridi pure Nuvola, a me la voglia è passata da un pezzo!