Autore Topic: Gli abbracci spezzati di Almodovar  (Letto 710 volte)

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Gli abbracci spezzati di Almodovar
« il: Marzo 16, 2011, 12:37:42 »
Bello, bellissimo: il nuovo film del grande regista spagnolo dal titolo suggestivo è diverso da quelli che inventa e dirige di solito in cui ci pone davanti a situazioni originalissime. Io ho visto “Tutto su mia madre”, “Volver” e “Parla con lei”. Che cosa posso dire? Mi sono rimasti dentro.
Questo film è diverso perché tratta un argomento classico, normale: un’intensa storia d’amore che coinvolge un regista e un’attrice, amante di un ricco e anziano magnate. Il personaggio più importante è Penelope Cruz che Almodovar riesce a potenziare in modo incredibile: con lui, da brava diventa superlativa, da ragazza non particolarmente bella diventa una vamp, quasi una nuova Loren dalle labbra sensuali, gli occhi enormi e una sensualità prorompente.
Ma la Cruz recita anche in un altro ruolo, ben diverso; così constatiamo una volta di più la sua natura eclettica e l’abilità del truccatore che opera una vera e propria magia.
Non contento di sdoppiare la parte dell'interprete femminile, il regista impone due personalità anche al protagonista che vive due periodi distinti della sua vita.
Come in tutti i suoi film, il regista alterna la felicità e la tragedia e riesce a far vibrare la sensibilità dello spettatore. A causa del suo contrario, l’infelicità è spaventosa, sembra irriducibile. Ma il tempo e il coraggio di ricostruire una realtà rifiutata per anni permetteranno al protagonista di raccontarsi e di ricomporre così i pezzi della sua personalità frantumata; le foto strappate dei momenti affettuosi con la compagna verranno rimessi insieme e il dolore diventerà finalmente ricordo.
Da vedere.