C'era un cielo denso di nuvoloni che minacciavano una pioggia imminente e Leo se ne stava seduto in un angolo della strada con la mano tesa e la testa china.Provava vergogna nel tendere la mano,ma i "morsi" della fame erano piu'impellenti di qualunque altra necessita'.Un tempo Leo era stato un gran lavoratore,sempre ligio al suo dovere,un uomo responsabile.Poi,come a volte accade, il destino gli era stato avverso e nel giro di poco tempo si era ritrovato senza lavoro .L'azienda presso la quale lavorava,aveva dichiarato fallimento e addio lavoro e stipendio.Leo aveva cercato di trovare un altro impiego.si era dato da fare in mille modi,,ma alla sua eta' era riuscito a concludere ben poco.Non era piu' riuscito a pagare l'affitto e, dopo un anno di morosita',il proprietario di casa gli aveva fatto lo sfratto.Cosi' si era ritrovato a dormire in macchina e poi in strada ed era diventato un uomo invisibile nel giro di poco tempo.Aveva provato a mantenere integra la sua dignita' di uomo,ma senza riuscirci.Cos' quel giorno,come altre volte aveva una gran fame e il nulla intorno.Sentiva addosso un tremito e un solo desiderio,quacosa da mangiare.Senti' su quella mano i primi goccioloni venire giu' e cerco' di rifugiarsi nel portone piu' vicino,ma fu mandato via.Cerco' riparo altove e lo trovo'(per cosi' dire)in un piccolo angolo di "paradiso" dove non senti' piu' ne' fame,ne' sete,ne' freddo,ma solo una gran pace.