Stasera lui mi ha detto di non amarmi abbastanza da affrontare la vita insieme a me. Avevamo finito per non guardarci più negli occhi, per non parlarci più. Nemmeno un pensiero riusciva a dedicarmi e solo sorrisi forzati, di uno sguardo che a stento guarda e poi vaga altrove. Vuole il silenzio, mi ha detto, e adesso c'è silenzio tra noi, nessuna parola ormai, nemmeno quella. Il dolore affiora per questa fine annunciata, i pensieri si diluiscono alle lacrime e non posso fare a meno di questo. Stasera è stata l'ultima insieme, ha tentato di fare l'amore con me, forse per confermare a se stesso di non desiderarmi più, ed io gliel'ho lasciato fare, vergognandomi un po' del mio corpo e dei segni del tempo, e di un possesso ormai privo d'amore. Ha voluto che tenessi la chiave, come se fosse difficile finire in un colpo solo, ed io l'ho presa quella chiave, come pure gli ultimi baci sul suo viso ormai stanco. E si sa le parole spesso vogliono dire altro, lui pensava alla “fine” e ha detto soltanto “paura”. Ora adesso lo so e così me ne andrò, nessuna parola tra noi ormai più, e la vita mi sembra già una orrenda sequela di doveri e responsabilità. Mentre stavo con lui, solo questo ricordo concedo a me stessa, almeno le ore e i momenti erano luce di lui e di questo adesso custodisco il ricordo fino a quando il dolore passando non lascerà più traccia.