'Vieni a cena?'
-arrivo...sto finendo un lavoro...-
''va bene''
La testa persa dietro appunti,contatti,appuntamenti,orari,timbri e ruote.
''Te lo porto di la?''
-no,no...arrivo-
rumori in cucina,poi silenzi.
Qui a cercare far coincidere gli orari degli impegni.
Ti piace fare il capetto,ripeto a me stesso,ora sbrigatela..
Dalla cucina silenzio.
Non mi accorgo delle ore che scorrono.
-finito,arrivo -
In cucina nessuno.
Una tovaglietta all'americana sul tavolo,un piatto con del pollo,un bicchiere con acqua,rigorosamente gassata,del pane,una mela.
Resto immobile.
Un quadretto carino?no,una scena della striscia di Gaza bombardata nella mia mente.
Soffoco il dolore che cresce.
Mi affaccio in camera.
Una donna in miniatura è coricata,al buio.
Solleva la testolina e,con un sorriso, sussurra:
' Ti avevo preparato il tutto,poi non hai potuto...buona notte'
-notte- rispondo.
Silenzio.
Fuori e dentro me