Autore Topic: Scienze letterarie  (Letto 2058 volte)

Nuvolone

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Scienze letterarie
« il: Aprile 19, 2013, 19:18:28 »
LINGUISTICA ITALIANA


Iniziamo dalla grammatica


Riprendiamo a valorizzare la bellissima e cara lingua italiana che oggi viene troppo spesso inquinata da termini stranieri, prevalentemente inglesi, ma che potremmo benissimo sostituire in larga parte con vocaboli italiani. 

Rivediamo il significato di alcune parole.

Per indicare l’azione del “distinguere” la lingua italiana aveva il verbo “cercare”, che a noi è giunto nei suoi composti: “discernere” (distinguere bene attentamente), “concernere” (riguardare, riferirsi, avere attinenza); ma di cui è rimasto solo il participio con valore di aggettivo: certo (cioè distinto bene), riconosciuto, vero.
Il greco adoperava il verbo “krinein” (distinguere e quindi decidere) per esprimere lo stesso concetto.
Da questa base sono derivati alcuni sostantivi che usiamo ampiamente: “crisi” (che è il momento della decisione, quindi momento “critico”);
“critica” ( capacità di distinguere, di giudicare il valore delle cose, e perciò mette in evidenza i difetti, da ciò deriva “criticare”, “criticabile”, ecc.).
A questa famiglia di parole fa parte anche il vocabolo “ipocrita”: composto con la particella “ipò” = sotto.
L’ipocrita nell’antica Grecia era l’attore che camuffava il volto con la maschera; perciò indica colui che usa la finzione, la scena, in modo che il suo “giudizio” rimane celato, dissimulato. Perciò “ipocrisia” è la simulazione di sentimenti fatta per ingannare.

« Ultima modifica: Aprile 19, 2013, 19:30:50 da Nuvola... »

nihil

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Re:Scienze letterarie
« Risposta #1 il: Aprile 20, 2013, 09:04:49 »
abbiamo una lingua bellissima, ricca come nessuna di parole piene di sfumature e ci lasciamo inquinare, con il solito senso esterofilo, dalle parole straniere, per non parlare dell'alfabeto nato con il cellulare.
All'ospedalino del mio paese non esiste più la Camera Mortuaria, ma la Morgue. Vorrei sapere perchè e chi mai saprà cosa è, io lo so perchè ho letto tanti gialli, ma gli altri?  :dsew:

patriziagiangregorio

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Re:Scienze letterarie
« Risposta #2 il: Aprile 20, 2013, 12:26:00 »
la lingua italiana e' straordinaria come nessun'altra.E' ricca di vocaboli e ci si puo' sbizzarrire ion vari modi,usando tanti termini e non c'e' assolutamente bisogno di "prender in prestito" vocaboli altrove.

Doxa

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Re:Scienze letterarie
« Risposta #3 il: Aprile 20, 2013, 13:52:02 »
La lingua evolve attraverso il tempo, lo spazio e gli strati sociali. Gli apporti da altre lingue devono essere accolti se necessari e non per moda.

Comunque niente di nuovo sotto il sole. Nell'antichità la lingua latina fu intrisa di lemmi greci, come ora avviene con i termini inglesi o angloamericani.  In quel tempo il codice linguistico dei Greci era quello usato dalle persone colte, specie quando si recavano in altre province dell'impero romano, La stessa cosa avviene ora con la lingua inglese.   

Un esempio che mi sovviene ora è la parola  inglese"sport". Questo termine non c'era nel lessico italiano e per discettare delle pratiche agonistiche occorrevano alcune frasi. Invece sport è  un lemma breve ed indicativo. 
« Ultima modifica: Aprile 21, 2013, 21:18:05 da dottorstranamore »

Nuvolone

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Re:Scienze letterarie
« Risposta #4 il: Aprile 21, 2013, 15:32:21 »
Uno dei tanti termini inglesi che oggi  vanno di moda, ma che in realtà sono pure brutti da ascoltare è “coach” ;molto brutto.  Può essere tranquillamente sostituito con “istruttore”.

Al limite si potrebbe utilizzare il termine inglese per attenuare un'imprecazione volgare: ffan'coach !  ;D
« Ultima modifica: Aprile 22, 2013, 11:26:36 da Nuvola... »

Nuvolone

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Re:Scienze letterarie
« Risposta #5 il: Aprile 22, 2013, 12:03:24 »
Un esempio che mi sovviene ora è la parola  inglese"sport". Questo termine non c'era nel lessico italiano e per discettare delle pratiche agonistiche occorrevano alcune frasi. Invece sport è  un lemma breve ed indicativo.
Anche "sport"  deriva originariamente da un termine latino: "deportare" che significava "uscire fuori di porta" cioè fuori dalle porte della città per dedicarsi ai giochi agonistici. Da deportare deriva il termine provenzale "de-portar"  da cui nacquero altri termini simili europei:  "deporte" (spagnolo);  "desporto" (portoghese); "deporto" (italiano, da cui anche "diporto"); "desport" (inglese) dal quale in seguito, con l'aferesi perde la sillaba iniziale e diventa "sport".  L'attuale vocabolo italiano "diporto" si avvicina molto al significato di "sport". 
« Ultima modifica: Aprile 22, 2013, 12:07:57 da Nuvola... »