Autore Topic: Quando i Dei non sono quelli che ti aspetti...  (Letto 1748 volte)

lestart74

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Quando i Dei non sono quelli che ti aspetti...
« il: Febbraio 14, 2012, 17:04:21 »
La cantina dei racconti dello zio Luxsor

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Il ciclope


Il monte Olimpo, la più alta vetta della Grecia, dove ci regnavano gli Dei come Zeus, Giunone, altemide, Atena, e altre divinità. Ma nelle profondità del monte Olimpo c’erano creature chiamate ciclopi, erano giganti con un solo occhio al centro della fronte, sono dei schiavi con scarza intelligenza e non credevano agli Dei. All’incontrario degli esseri umani che vivevano al di sotto del monte con la grande fede per la loro devozione agli Dei. Un giorno nacque un ciclope che odiava ciecamente i Dei perché gli avevano fatto morire i genitori, tutto era successo quando lui era ancora piccolo. Fin da giovane si cerco il cibo da solo, a volte quando aveva molta fame andava nei villaggi era soprannominato  Polifemo. Un giorno Il giovane ciclope volle sapere chi aveva ucciso i suoi genitori e seppe da un vecchio ciclope che era stato Eros il Dio dell’ amore. Polifemo non avrebbe mai creduto che un Dio dell’amore potesse arrivare cosi tanto. Infatti lo strano e misterioso vecchio ciclope uso un potere di fagli vedere una realtà falsa al povero polifemo che vedendo queste immagini cosi crudeli nei riguardi dei suoi poveri genitori divenne infuriato, lui giuro vendetta. Ma in realtà quell’innocente vecchio ciclope non era altro che Hades il re dell’ade, egli gli aveva suggerito il Dio sbagliato per proposito per fare scoppiare una lite tra Dei e ciclopi. Non passo molto che il ciclope Poliremo era li pronto in ogni istante per prendere Eros e ucciderlo con le sue stesse mani. Il ciclope sapeva molto bene che per adesso non poteva fare nulla, perché Eros essendo un Dio era dotato di poteri tanto incredibili che solo un gesto di mano e la morte era servita. un giorno Polifemo stava seduto su una pietra e da poco più lontano senti delle strane grida e andò ha vedere, scopri il Devoto Zeus che stava maltrattando per piacere degli uomini, anche se loro lo imploravano in ginocchio. Zeus era terribilmente giocoso si divertiva tirare saete agli uomini davanti lui. Polifemo lo vide e gli disse che se non avrebbe tolto i poteri ha Eros, avvertiva gli altri Dei dell’accaduto ma soprattutto lo avrebbe riferito a Giunone sua moglie che lo punirà fino hai tempi nuovi. Allora Zeus accetto lo strano patto con il giovane ciclope per non fare sapere nulla al gli altri Dei. Con un raggio colpi Eros e gli tolse i suoi poteri per un solo giorno. Polifemo non aspetto che il momento più adatto, andò verso Eros ancora incredulo per la punizione divina che aveva presso da Zeus per un motivo che ancora non capiva, ma non lo scopri mai perché l’incontro con Polifemo gli fu fatale. Eros fu strangolato dalla forza di Polifemo in pochi istanti. Afrodite seppe che suo figlio Eros era stato ucciso da un ciclope, il suo informatore era un barbagianni passato su di un ramo di un albero aveva visto tutto il misfatto e lo riferì subito a Afrodite, quando seppe questo, prima scoppio in lacrime poi si informò chi era stato ad uccidere suo figlio e non ci volle molto per scoprire che era stato il ciclope Polifemo. Un giorno mentre lo stava cercando lo vide seduto su una roccia ha riflettere su quello che veramente aveva fatto. Afrodite si avvicino con delicatezza sotto spoglie di una giovane ciclope femmina, gli chiese il suo nome. E quando lo seppe lo lego su di un filo ha testa in giù. Chiamo le sue guardie per farlo torturare a morte. I soldati di Afrodite lo torturavano con tutto quello che gli capitava tra le mani spade, daghe, lance bagnate dal suo sangue. Le torture continuavano giorno e notte senza mai una pausa facendogli solo qualche graffio niente di più. Dopo tre giorni cosi di grande sofferenza arrivo Afrodite che or mai era stanca, di lui che concentrò tanta potenza in una sola mano creando un raggio che spacco in due il povero ciclope che ormai era morente. Polifemo mori senza mai sapere il vero nome dell’assassino dei suoi genitori, e il suo mandante che non era altro che hades che ora si divertiva alle spalle di polifemo prendendo la sua l’anima per sempre. Zeus presso da un forte senso di colpa per il fatto di essere l’artefice della morte di Eros e Afrodite si vendico ma rimase nello stesso tempo vuota perché ora vicina lei non c’èra più il suo figlio Eros. Tutto questo solo per un gioco meschino chiamato Fato. Molto più tardi scoppio una grande guerra ciclopi e gli Dei dell’olimpo, ma questa è tutta un’altra storia… 

La fine 19/04/88

Scritto da lucianomassimo luciani         
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Leon8oo3

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Re:Quando i Dei non sono quelli che ti aspetti...
« Risposta #1 il: Luglio 09, 2012, 10:26:43 »
Leggo le prime righe...e credo che mi fermo (anche se, forse, bastava il titolo):

Il monte Olimpo, la più alta vetta della Grecia, dove ci regnavano gli Dei come Zeus, Giunone, altemide, Atena, e altre divinità. Ma nelle profondità del monte Olimpo c’erano creature chiamate ciclopi, erano giganti con un solo occhio al centro della fronte, sono (siamo passati improvvisamente al presente...) dei (non degli???) schiavi con scarza??? intelligenza e non credevano (di nuovo passato) agli Dei.

Non credo che si possa dire poi "i dei". Anche potendolo dire io non lo direi...e di certo non lo scriverei. Giudizi sull'opera sono da rinviare al momento in cui sarà scritta in italiano, o almeno in un italiano più "fluente". Rivedere, riscrivere e, se proprio lo si considera necessario, riproporre.
"(...)in quale notte, delirante, malaticcia. Da quali enromi Golia fui concepito, così grande e così inutile".

nihil

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Re:Quando i Dei non sono quelli che ti aspetti...
« Risposta #2 il: Luglio 09, 2012, 18:57:02 »
eh sì, per discorrere di dei olimpici, bisogna avere una conoscenza precisa e non approssimativa.