Autore Topic: Scienza e relativismo  (Letto 9331 volte)

Doxa

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Re:Scienza e relativismo
« Risposta #45 il: Marzo 18, 2013, 09:33:03 »
Etica mondiale

I principi fondamentali  dell’etica non necessitano di religiosità, perciò  nel  1990 il  teologo svizzero Hans Küng  fece pubblicare il suo saggio titolato “Progetto per un’etica mondiale” , col quale prospetta un orientamento etico globale,  con regole accettabili da tutti, sia da chi segue una fede sia dall’infedele.

L’ ethos mondiale  è collegato alla  cosiddetta “regola aurea” espressa da Confucio  circa cinquecento anni prima di Cristo: “non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te”.

Il progetto kunghiano per un etica mondiale è sostenuto dalla “Fondazione per un Etica Mondiale”, creata dal conte Karl Konrad von der Groeben per il rispetto dei diritti umani, previsti nell’apposita “Dichiarazione universale…” firmata a Parigi il 10 dicembre 1948.

Il consenso per i valori dell’etica mondiale fu manifestato nel 1993 a Chicago dai rappresentanti delle religioni in occasione della riunione del “Parlamento delle religioni mondiali”.

Le convinzioni etiche condivise permettono la cooperazione, mentre le religioni possono promuovere la pace fra i popoli, la difesa degli emarginati, la non violenza, il rispetto di ogni vita,   la solidarietà e  lo sviluppo economico equo, la tolleranza, l’equiparazione dei diritti e delle pari opportunità tra uomo e donna.

Le convinzioni teologiche differenziano le religioni, ma queste sono accomunate da  numerosi valori etici, necessari per la convivenza  e la collaborazione.

Alla base dei rapporti umani ci sono il bene e la virtù come regole da seguire.

Il tratto caratteriale della virtù fa tendere un individuo al bene, che  da molti è  considerato relativo, perché gli si dà significati diversi a seconda dei contesti e delle situazioni socioeconomiche. Invece dal punto di vista religioso il bene non è un concetto relativo ma  un valore assoluto, immutabile nel tempo.

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Re:Scienza e relativismo
« Risposta #46 il: Marzo 19, 2013, 06:59:46 »
Etica religiosa

La religione non è etica di per sé, è il fondamento di un’etica, con precetti che s’ispirano ad un culto. 

L’etica cristiana è basata sulla Bibbia ed ogni imperativo morale è considerato espressione della volontà divina. Per esempio nel “decalogo”  ci sono doveri e proibizioni ai quali attenersi per comportarsi in modo lecito.

L’etica cristiana è fondata  sugli insegnamenti di Gesù Cristo, perciò immutabile nel tempo. Caposaldo  è l’amore verso Dio e verso il prossimo, è amore che perdona e riconcilia. “Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.” (Mt 18, 21 - 22). Anche con la preghiera  “Padre nostro”,  Gesù insegna a chiedere al Padre: "Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori".

Per l'etica cattolica si deve aggiungere  all’etica cristiana la Tradizione apostolica ed il magistero della Chiesa.

Il termine tradizione  deriva dal latino “tràdere” e significa consegnare, in questo caso significa comunicare nel tempo la fede in Cristo, affidata dagli apostoli al magistero della Chiesa, che interpreta la parola di Dio e propone verità contenute nella rivelazione divina.In merito c’è la Costituzione apostolica “Gaudium et Spes” del Concilio Vaticano II, alcune encicliche papali, come “Fides e Ratio” e “Veritatis Splendor” del pontefice Giovanni Paolo II..

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Re:Scienza e relativismo
« Risposta #47 il: Marzo 21, 2013, 06:49:21 »
Etica laica

L'etica religiosa  dà norme di comportamento che vorrebbe valide per tutti, invece  l'etica laica, o meglio, l’approccio laico al problema etico non mira ad imporre valori  erga omnes.

Legare l’etica a un Dio  comporta che essa sia limitata  ai credenti,  ma tale confine è inaccettabile per la Chiesa cattolica.

Col nuovo Concordato del 1984 il cattolicesimo non è più religione di Stato in Italia, però le gerarchie ecclesiastiche continuano a condizionare alcune leggi, come quelle riguardanti la bioetica ed il fine vita.

L’etica  laica ha le radici nei sentimenti  umani, non scaturisce dal volere divino né dalla tradizione religiosa. Cerca di comporre differenti culture e valori in un ethos comune. Giudica se un’azione è giusta od illecita non in base alle intenzioni della persona che la compie ma alle conseguenze dell’azione stessa.