Autore Topic: Che sarà  (Letto 332 volte)

presenza

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Che sarà
« il: Febbraio 24, 2013, 00:28:44 »
E intanto siamo noi a camminare e prendere le nostre braccia sottobraccia alzare un piede dopo l'altro e andare da una parte piuttosto che un'altra. Non cade la manna dal cielo, se è questo ciò che crediamo illudendoci e lei pensava e frattanto camminava sulla strada piena di lustrini dopo una festa in pieno inverno. Tutto era suo da quel primo vociare in mezzo alla piazza al silenzio po del non sapere cosa fare o dove andare e mentre i pensieri le scorrevano come acqua sul viso bagnando gli zigomi qualcosa rimaneva come una ferita e negli occhi di qualcuno si fermava sempre a guardare quasi a spiare che emergesse ciò che pensava potesse sfuggirle. Se sono brava, si disse, e sono brava, scoprirò cosa è nascosto, qualcosa in fondo si nasconde sempre a noi stessi e agli altri, siamo sinceri almeno per una volta, basterebbe per una vita intera. E invece sto qui a triturarmi senza una risposta quando so per certo che ce l'ho dentro e non mi serve attendere. Vorrei parlare e sono come un muto al quale manca anche il gesto, sono chiusa dentro il mio silenzio, quell'impotenza che paralizza e tace e poi mi butto a pensare e lì distruggo tutto. Cosa era successo perché lei con fare senza un senso trascinava se stessa e le parole dentro ad un cappotto di lana bianca. Bianco come neutrale a questo e quello così da poter scappare da chiunque senza un perché o una ragione e tuttavia con tutte le risposte del mondo. Segui soltanto il filo dei pensieri, disse lei e lo disse a se stessa, e sembra che mi escano così alla rinfusa, invece sono assieme uno dopo l'altro e si tengono per mano. Eppure mi hanno detto che i pensieri sono polvere e noi ne accumuliamo così tanta per un tanto di niente che quando è tanta per tutto, veramente non sappiamo più come fare. Ora che sono qui davanti ad un portone tocca soltanto a me scegliere di aprire o girare sui miei tacchi e andare via  per sempre. Ci penserò domani se ancora sarò in vita o forse è meglio adesso e per questo dico “io avanzo”|. Che importa se nella nebbia, al mare o sotto il sole, la scelta è solo scelta e se si vuole piove. Su tutto il resto dai tempi della scuola, salto e poi ricontinuo ma forse è solo un sogno. Nella realtà scelgo ben poco, un sentiero e quell'albero senza pensarci molto. Scelgo forse per me piuttosto che per la giungla e poi  me ne vado, oggi ho fatto il pieno, chissà se ancora ho fiato. Gli occhi li ho già persi. Ti prego amico aiutami ed io te ne sarò grata.